Irlanda
Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico; politicamente è divisa nella Repubblica d’I. e nell’I. del Nord.
Dalle origini fino all’invasione anglo-normanna
L’I. fu abitata, [...] evangelizzazione, iniziata nel 432 da s. Patrizio. Nell’isolamento da influenze che potevano provenirle dai coevi regniromano-barbarici dell’Occidente mediterraneo, l’I. cristiana sviluppò una sua autonoma cultura, mentre la Chiesa celtica, durante ...
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Mediterraneo, civiltà del
Massimo L. Salvadori
Una culla di popoli e culture
Il Mare Mediterraneo è stato nel succedersi delle epoche storiche culla e sede di molte civiltà, al punto che nessun’altra [...] tra Medioevo ed età moderna
Nella seconda metà del 5° secolo la divisione dell’Occidente, dominato dai regniromano-barbarici, dall’Oriente, soggetto all’impero di Bisanzio (bizantino, Impero), fece sì che, nella quasi stagnazione del Mediterraneo ...
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Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] . Queste determinarono nel 476 il crollo dell'Impero d'Occidente e la formazione dei regniromano-barbarici, i quali diedero il volto alla nuova Europa sulla base dell'incontro tra eredità culturale romana, primato politico-militare dell'elemento ...
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germaniche, popolazioni
Tommaso Gnoli
Dall'Est e dal Nord contro Roma antica
Rudi e indomite, le popolazioni germaniche nel corso delle loro lunghissime migrazioni finirono per scontrarsi con una barriera [...] altri popoli cominciarono a premere da Oriente, però, il destino dell'Occidente cambiò per sempre. Con la costituzione dei regniromano-barbarici si avviò il lento processo di formazione dell'Europa dei popoli e delle nazioni
Chi erano i Germani
Con ...
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tardo antico
tardoantico
Termine adoperato per indicare il periodo che dagli ultimi secoli di vita dell’impero romano giunge a comprendere anche la prima fase dei regniromano-barbarici in Occidente [...] in Oriente. La percezione della presenza, nella storia imperiale romana, di elementi significativi di novità prima ancora delle invasioni barbariche affiora già nelle opere di storici del Settecento e dell’Ottocento (E. Gibbon; J. Burckhardt), ma a ...
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re
Capo riconosciuto e legittimo di uno Stato monarchico. Il r., in quanto organo supremo dello Stato, gode ovunque di un particolare stato giuridico, che si concreta in un insieme di prerogative. Tali [...] persona. L’acquisto del potere regio avviene in modi diversi nelle varie civiltà: per acclamazione, come nei regniromano-barbarici, per elezione come nella monarchia papale, o per successione come nella maggior parte delle monarchie moderne. Qui ...
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acclamazione
Clamore unanime con cui un’assemblea esprime il consenso a una decisione o a un’elezione, senza votazione. Nell’antica Roma, l’a. da parte delle truppe conferiva al comandante vittorioso [...] il titolo di imperator. Nell’alto Medioevo, l’a. costituiva spesso la modalità di elezione del sovrano nei regniromano-barbarici. Nel Medioevo era utilizzata nelle assemblee non elettive. ...
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Europa
È uno dei continenti minori, e a dispetto della sua fisionomia aperta, di propaggine peninsulare dell’Eurasia, ha sviluppato caratteri culturali molto specifici. Fin dall’antichità l’E. ha raccolto [...] alla morte di Teodosio) non superò più la Grecia.
Europa barbara, cristiana, feudale e urbana
Il regno franco (Francia settentrionale), uno dei maggiori domini romano-barbarici (insieme a quello ostrogoto e poi longobardo in Italia, dei vandali ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] era formato solo di volontari e di mercenari barbari.
Medioevo
Negli Stati romano-barbarici il s. spettava teoricamente a tutti i liberi; in realtà ben presto, in tempi differenti nei diversi regni (per es., nell’Italia longobarda verso la fine ...
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Antonio Martino
Forze Armate
Il mestiere delle armi
Professionisti per le Forze Armate
di Antonio Martino
9 dicembre 2004
Con l'ingresso delle ultime 800 reclute nell'Esercito si conclude la coscrizione [...] compagnie di ventura fra Medioevo ed età moderna
Negli Stati romano-barbarici il servizio militare spettava teoricamente a tutti i liberi; in realtà ben presto, in tempi differenti nei diversi regni (per es., nell'Italia longobarda verso la fine del ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
centenario2
centenàrio2 s. m. [dal lat. tardo centenarius «centurione»]. – Nel tardo periodo imperiale romano, il comandante militare della centuria, e, nell’amministrazione civile, un funzionario inferiore della polizia fiscale; nei regni...