Nazismo
Per i rapporti tra il regime nazista e il cinema, si rinvia a Germania: Il periodo nazionalsocialista: 1933-1945. Si vedano anche le biografie dedicate a figure del cinema particolarmente legate [...] all'ideologia del n., come per es. i registi Veit Harlan e Leni Riefenstahl. * ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] di un f. sull'a. scaturisce da una doppia messa in scena, da un faccia a faccia, da un confronto diretto fra regista e soggetto, e questo sia nel caso si trattino opere antiche dove non è presente l'artista (Le martyre de Saint Sébastien. Voyage ...
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Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] anche la lunga corsa in slitta fra gli abeti bianchi di neve, che termina in un cimitero, ha influenzato non pochi registi fra cui Orson Welles, che la riprese in The magnificent Amberson (1942).Costretto a emigrare dall'avvento del nazismo, O. andò ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1889 - ivi 1981); attore e sceneggiatore, esordì nella regia nel 1911 con un cortometraggio. I suoi primi film di successo furono Mater Dolorosa (1917) e La dixième [...] symphonie (1918). Forte personalità, G. è tra i primissimi registi che hanno contribuito alla scoperta delle possibilità espressive del linguaggio cinematografico. Nella sua lunga carriera ha attraversato fasi alterne di interesse e fortuna e ha ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] serie di Åsa-Nisse, un personaggio letterario ideato dallo scrittore S. Cederholm, portato al cinema per la prima volta dal regista Ragnar W. Frisk con il film eponimo Åsa-Nisse (1949). La serie proseguì fino al 1969 registrando in totale ventisette ...
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Kluge, Alexander
Giovanni Spagnoletti
Scrittore e regista cinematografico tedesco, nato a Halberstadt il 14 febbraio 1932. Firmatario del Manifesto di Oberhausen nel 1962, teorico e capofila del rinnovamento [...] di Francoforte (nonché da reminiscenze ejzenštejniane), K. consegnò il primo fulminante esempio di quello stile a collage a cui il regista è rimasto fedele per vent'anni. Al pari, ma in maniera diversa, di altri pionieri del cinema moderno (Jean-Luc ...
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LIBANO
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Stefania Benvenuto
Angela Prudenzi
(XXI, p. 30; App. II, II, p. 192; III, I, p. 988; IV, II, p. 330)
Dati attendibili [...] fiorire dell'industria soprattutto dal punto di vista delle tecnologie, tanto che gli studi di Beirut sono utilizzati dai registi egiziani, siriani e giordani. Gli avvenimenti politici dei primi anni Ottanta hanno impedito l'emergere di nuovi talenti ...
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Manfredi, Nino (propr. Saturnino)
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 22 marzo 1921. Grande interprete della commedia all'italiana, ha saputo provare [...] , in cui è un disincantato Ciceruacchio) e La Carbonara (2000, nella parte di un cardinale), mentre nel 1987, sempre per il regista, era stato Ponzio Pilato in Secondo Ponzio Pilato. Nel 1971 fu il ruzantesco Nale di La Betìa, ovvero nell'amore per ...
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Kovács, László
Stefano Masi
Direttore della fotografia ungherese, naturalizzato statunitense, nato nei pressi di Budapest il 14 maggio 1933. Uno dei personaggi più rappresentativi della cosiddetta New [...] Paese e giunsero esuli a Vienna, dove vendettero il materiale filmato (circa diecimila metri di pellicola) che, montato dal regista Stefan Erdelyi, venne proiettato con il titolo Ungarn in flammen e poi trasmesso nel 1961 in televisione negli Stati ...
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Darrieux, Danielle
Callisto Cosulich
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Bordeaux il 1° maggio 1917. Iniziò a frequentare il teatro di posa all'età di quattordici anni e, da allora, [...] e En haut des marches (1983); l'André Téchiné di Le lieu du crime (1986; Il luogo del crimine). Da ultimo François Ozon, regista affermatosi alle soglie del Duemila, che l'ha impiegata in Huit femmes (2002; 8 donne e un mistero): otto donne, ciascuna ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.