Attrice italiana (n. Napoli 1951). Ha iniziato a recitare in teatro con la compagnia di E. De Filippo, ha esordito sul grande schermo negli anni Settanta con L'infermiera (1975) di N. Rosati e Febbre da [...] d’argento e David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Durante la sua carriera è stata diretta da altri grandi registi come L. Wertmüller, C. Lizzani e N. Loy. Nota al pubblico per l’indole ironica dei personaggi interpretati, ha ...
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Attore e regista cinematografico, nato a Manciano La Misericordia (Castel Fiorentino, Arezzo) il 27 ottobre 1952. Capace di sprigionare energia con la parola e con il corpo, B. ha assunto spesso, con i [...] in specie al personaggio del postino François di Jour de fête (1949, diretto dallo stesso attore). È stato in seguito regista e protagonista di Il mostro (1994), basato su collaudati meccanismi comici, come la ripetizione di gag o della stessa scena ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] eschimese. Come Wind across the everglades, contiene punte di insolita poesia, ma è ormai l'insieme a sfuggire di mano al regista. Paradossalmente, malgrado la commissione di due kolossal, King of kings (1961; Il re dei re) e 55 days at Peking (1963 ...
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Irons, Jeremy (propr. Jeremy John)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre 1948. Fin dai primi film interpretati I. si è imposto soprattutto [...] ha saputo aderire con straordinaria freddezza alle note cupe di una storia incentrata sui labili confini tra verità e menzogna.
Il regista che meglio ha saputo valorizzare le doti di I. è stato comunque Cronenberg che lo ha diretto in due autentici ...
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Escoffier, Marcel
Stefano Masi
Costumista cinematografico e teatrale francese, nato a Monte Carlo il 29 novembre 1910 e morto ad Ariccia (Roma) il 9 gennaio 2002. La vivida fantasia e la profonda conoscenza [...] in costume del cosiddetto cinéma de papa di Julien Duvivier, Jean Delannoy e Christian-Jaque, quanto al lavoro con i registi francesi sensibili all'autenticità della messa in scena e alla ricchezza visuale del racconto, come Max Ophuls e Jean Cocteau ...
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German, Aleksej Jurevič
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico russo, nato a Leningrado il 20 luglio 1938. Con soli quattro lungometraggi, e nonostante una persistente censura politica operata nei [...] a Leningrado, dal 1961 al 1964, con il Grande teatro drammatico Gorkij. Al cinema approdò nel 1964, entrando come aiuto regista nello studio Lenfil′m. Esordì nella regia con Sed′moj sputnik (1967, Il settimo compagno di strada), tratto da un racconto ...
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Villoresi, Pamela
Villorési, Pamela. – Attrice teatrale (n. Prato 1957). Ha lavorato anche per il cinema e per la televisione; è stata direttrice di vari festival e interprete di numerosi recital e melologhi [...] di Aristofane. Nella sua carriera ha scelto di interpretare anche testi contemporanei: Storia di Ninì (2005, di cui è stata anche regista) da Lo scialo di V. Pratolini; Marlene (2008) sul mito di M. Dietrich; Appuntamento a Londra (2009) di M. Vargas ...
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Nome d'arte dell'attore francese P.-Albert Espinasse (Parigi 1905 - Brunico 1972). Figlio di attori, studiò arte drammatica e si dedicò al teatro sia come attore sia come autore di commedie da lui stesso [...] Quai des brumes (1938) e Les enfants du paradis (Amanti perduti, 1945), ambedue diretti da M. Carné. Sotto la guida di registi italiani ha interpretato Il bell'Antonio (1960) di M. Bolognini, Un mondo nuovo (1966) di V. De Sica e La più bella ...
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WOOLLCOTT, Alexander
Cecil SPRIGGE
Giornalista, nato a Phalanx (New Jersey) il 19 gennaio 1887, morto il 23 gennaio 1943. Nel 1914 venne assunto, quale critico teatrale, dal New York Times. Interrotta [...] il W. poté esplicare tutte le sue doti. Il suo commento settimanale "Shouts and Murmurs" venne considerato da editori, registi e impresarî di teatro quale indice infallibile del gusto del pubblico medio.
Altro strumento della grande autorità da lui ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] studio nel 1911. Ma l'impulso più significativo allo sviluppo di H. come centro della produzione cinematografica fu dato quando il regista Cecil B. DeMille decise di girare in Arizona, con Oscar C. Apfel, il suo western The squaw man (1914); trovando ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.