SCOLA, Ettore
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931. Trasferitosi a Roma, ancora sui banchi del liceo, prese a collaborare al periodico satirico Marc'Aurelio [...] poi si muterà in frequente consenso, molto contribuisce S., prima come instancabile suggeritore di trame e poi come regista. L'esordio registico è cauto. L'ancor giovane ex ''ragazzo di bottega'' si mette al servizio dei maggiori attori che animano ...
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America
Cinematografia
Il concetto di cinema americano è al contempo esteso e ambiguo. Esteso in quanto, se usato in senso proprio, deve comprendere la produzione dell'intero continente e quindi realtà [...] il riconoscimento del valore artistico del lavoro di molti registi statunitensi, spesso mai arrivato in patria o raggiunto solo in periodi e con significati, storici e culturali, diversi) di registi europei o, più di recente e in misura di gran lunga ...
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Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] anche un acceso sostenitore di un cinema non oggettivo e tendenzialmente astratto, avanzando aperte critiche all'eccessivo realismo di registi come Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov.
Dopo una prima formazione da agronomo, si trasferì a Kursk e poi ...
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Kline, Kevin
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 24 ottobre 1947. Affascinante, duttile, estroverso, grazie alla prestanza fisica e alla brillante [...] (1982; La scelta di Sophie) di Alan J. Pakula, conquistando il favore del pubblico internazionale e l'attenzione dei nuovi registi statunitensi come Lawrence Kasdan, di cui è divenuto l'attore prediletto. Nel 1989 ha vinto l'Oscar come miglior attore ...
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Tognazzi ⟨-zzi⟩, Ugo. - Attore e regista italiano (Cremona 1922 - Roma 1990). Tra i maggiori protagonisti della scena cinematografica e televisiva italiana a partire dal secondo dopoguerra, dopo gli esordi [...] ottenne la sua prima affermazione con Il federale (1961), per passare poi ad incarnare, in ruoli più impegnativi e diretto da registi come M. Ferreri, P. P. Pasolini, B. Bertolucci, vizi e nevrosi del nostro tempo. Tra le sue interpretazioni, spesso ...
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Attore italiano (n. La Spezia 1939). Dopo gli studi presso l’Accademia d’arte drammatica di Roma, ha iniziato la sua carriera recitando al Teatro Stabile di Genova. Nel 1964 l’esordio cinematografico con [...] come V. Gassman, U. Tognazzi e A. Sordi (Le piacevoli notti, 1966 – I nuovi mostri, 1977) ed è stato diretto da registi quali L. Wertmüller, M. Monicelli, D. Risi ed E. Scola (La cena, 1998, Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista ...
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SELLERS, Peter
Giovanni Grazzini
Attore britannico di cinema, teatro e varietà, nato a Southsea (Hampshire) l'8 settembre 1925, morto a Londra il 24 luglio 1980. Più giovane d'una decina d'anni di A. [...] sua scomparsa è uscito The fiendish plot of Dr. Fu Manchu (Il diabolico complotto del Dottor Fu Manchu, 1980). Sfortunato come regista − nel 1961 non era piaciuta la sua edizione di Mr. Topaze (Il piacere della disonestà - Topaze) −, S. è stato tra ...
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GERMI, Pietro
Regista, scenarista e attore cinematografico italiano, nato a Genova il 14 settembre 1914. Ha esordito nella regìa dirigendo nel 1946 Il testimone (di cui aveva anche ideato il soggetto), [...] , ma più maturo e solido. Tra gli interpreti di Fuga in Francia di Soldati (1949), imponeva il suo nome tra i registi della seconda generazione neorealistica con In nome della legge (1949), seguito da Il cammino della speranza (1950), La città si ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] 'ora e mezza a tiranneggiare l'aristocratico che per amore si è fatto assumere da lei come maggiordomo (Fernand Gravey), il regista rivela, calando il sipario, che tutto è parte di un'ulteriore finzione, cioè di una commedia. E il filone culminò agli ...
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Furthman, Jules (propr. Furthmann, Julius Grinnell)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, di origine tedesca, nato a Chicago il 5 marzo 1888 e morto a Oxford (Inghilterra) il 22 settembre 1966. [...] storie incentrate sui temi del destino e dell'onore, esibendo uno spiccato talento individuale. Collaborò con vari registi, in particolare Josef von Sternberg e Howard Hawks, sperimentando diversi generi cinematografici (dal western al noir, passando ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.