L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] in uso). In linea generale, fuori dalle loro zone, e anche restando all’interno della regione, i perugini vengono di frequente scambiati per toscani, gli altotiberini per romagnoli e i parlanti della zona sud-orientale per romani.
Sintetizzando molto ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] degli infiniti tronchi, assai diffusi, invece, nell’alto Mezzogiorno e fino alla Toscana ([kanˈtari, kanˈtare] «cantare» e non [kanˈda], [ˈd in linea col resto del Mezzogiorno e con altre regioni italiane. Inoltre, l’aumento è paragonabile, se non ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] ma è ormai uscito dall’uso nell’italiano anche scritto delle altre regioni.
Esistono, comunque, tratti solo toscani e non italiani, fra cui spiccano:
(f) la cosiddetta ➔ gorgia toscana, cioè la pronuncia spirante di /-k-/, /-t-/ e /-p-/ tra vocali (a ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] attingere comicità e favorire la circolazione dei testi da una regione all’altra.
A un secolo dall’individuazione del toscano dinamici esempi di scrittura esemplare, preziosi per i non toscani (Prose fiorentine, 1661), riuscì a conciliare modelli d’ ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] possono essere rese come sorde (arma[t]io). Come in Toscana, inoltre, a Roma e nel Lazio non sono gradite le , Luca (1991), Dialetti e lingue nel Lazio, in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi, Torino, Einaudi, 17 voll., vol. 10º (Il Lazio ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] un allargamento della comunicazione tra le diverse regioni della penisola.
Il processo è lento, ze, zi, come fassi in più luoghi; l’u si pronunzii tondo alla maniera de’ Toscani; non acuto come si suol da’ Francesi, e da’ Lombardi, la s sia ben ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Italia è piena, per essere in quella corte de ciascheuna regione preclarissimi homini. Chi in corte non è pratico accostese alla che non si possino usare li termini che usano adesso li toscani et ancor gli altri italiani, perché sì come li greci hanno ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] di utenti; non per caso fu particolarmente sensibile al problema la Toscana, dove l’esistenza di un nutrito ceto mercantile, alfabetizzato ma è piena per essere in quella corte de ciascheuna regione preclarissimi homini» (Ricci 1999: 213).
Tanto il ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] ]de, bŏnu > b[wɔ]no). L’assenza di ➔ metafonia, indicata da molti come caratteristica schiettamente toscana, non è peculiare dell’intera regione (ne permangono tracce nell’aretino e nel garfagnino: § 3.2); del resto, la dittongazione delle vocali ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] intravedere (III: xx-xxiv). Né il punto di approdo unico è rappresentato dalla Toscana, pur se indubbiamente verso questa regione si produce la dislocazione più massiccia e significativa.
Nella Bologna prestilnovistica trascorre da prigioniero ...
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regione
regióne s. f. [dal lat. regio -onis, der. di regĕre «dirigere», propr. «direzione, linea», poi «linea di confine» e quindi «territorio, regione»]. – 1. Ampia parte della superficie terrestre, distinta per caratteri particolari (geografici,...
toscanite
s. f. [dal nome della Toscana]. – Roccia effusiva di tipo trachitico formante la massa principale del Monte Amiata e diffusa nelle regioni della Maremma toscana, della Tolfa, di Cerveteri e di Monte S. Vito (Bracciano).