Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] potere, come gli idéologues rispetto a Napoleone, o, per fare esempi vicini a noi, tutti coloro che nei regimitotalitari contribuiscono con scritti e discorsi alla cosiddetta fabbrica del consenso; d) combattono permanentemente il potere, sono per ...
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Persona colta, che ha il gusto del bello e dell’arte o che si dedica attivamente alla produzione letteraria e artistica, ma anche individuo che svolge attività lavorativa di tipo culturale o nella quale prevalenti sono la riflessione e l’elaborazione autonoma. Al plurale, il termine indica un gruppo ... ...
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Bruno Bongiovanni
Produrre e trasmettere il sapere
Il termine intellettuali, a partire dall'Ottocento, ha indicato l'insieme di coloro i quali svolgono una professione di tipo culturale (studiosi, scrittori, e così via). Nel corso del Novecento gli intellettuali si sono spesso impegnati direttamente ... ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito in Francia, con la pubblicazione della lettera aperta di Émile Zola al presidente della Repubblica ... ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] è affidata al suffragio elettorale; analogamente la ripresa della teoria delle forme di governo si collega al sorgere di regimitotalitari di destra e di sinistra, e alla conseguente necessità di disporre di una tipologia più comprensiva di quella ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] ha di far del male diventa così maggiore di quella dei singoli. È stata certamente questa la storia di innumerevoli regimitotalitari.
La risposta occidentale è consistita nel riconoscere la realtà della natura umana e nel rinunciare alla speranza di ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] di cui essi godono può rendere possibile l'eventuale sviluppo di una tolleranza non repressiva. È dubbio che i regimitotalitari spianino la strada alla libertà. Se questi sono gli stratagemmi della storia, ben poco potremo aspettarci da essa.
Queste ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] ha portato ad una generalizzazione della guerra e della guerriglia, soprattutto se tale azione si è protratta all'ombra di regimitotalitari. Ma ovunque sia stata raggiunta con la forza una sorta di pax romana, la natura effimera e illusoria di quest ...
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Sociobiologia
Sergio Manghi
Il programma della sociobiologia
Il lemma sociobiologia è entrato nel lessico scientifico corrente nel corso degli anni settanta, proposto dall'entomologo statunitense Edward [...] appare implicata in pratiche sociali assai poco edificanti quali la cosiddetta rieducazione degli oppositori in vari regimitotalitari, la manipolazione delle coscienze e dei comportamenti, la diffusione di una medicina meccanicistica, la promozione ...
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Genocidio
RRudolph J. Rummel
di Rudolph J. Rummel
Genocidio
sommario: 1. Introduzione. 2. Cos'è il genocidio? 3. La giurisdizione sul crimine di genocidio. 4. Origine del termine. 5. Storia del crimine [...] vittime) e la Cina di Mao Zedong (35 milioni). Un numero considerevole di vittime è stato provocato da altri regimitotalitari o autoritari, specialmente la Germania di Hitler (21 milioni di persone) e il governo nazionalista di Jiang Jieshi (Chiang ...
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Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] normale in una moderna società democratica. Il diritto di controllo e di contestazione dei cittadini viene invece negato dai regimitotalitari, dove la pratica della violenza da parte dei detentori di potere è meno soggetta a vincoli e più diffusa ...
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Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] contraddizioni e i più stridenti paradossi, manifestati dalla cosiddetta 'politica di massa' nel secolo appena trascorso. Regimitotalitari, del tutto impensabili in passato, sono stati edificati e giustificati in nome del principio dell'eguaglianza ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] la convinzione largamente diffusa che il poliziesco sia stato regolarmente vietato o comunque guardato con sospetto nei regimitotalitari, è stato sottoposto ad analisi critica da Walter Rix (v., 1973), che ha studiato approfonditamente la produzione ...
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totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...
totalitario
totalitàrio agg. [der. di totalità]. – 1. Della totalità, che si riferisce alla totalità, cioè a tutte senza eccezione le persone o cose considerate: la sua iniziativa ha avuto un’adesione t., di tutti coloro che vi sono coinvolti...