Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] portato al cattolicesimo, egli, ebreo, non volle battezzarsi per non apparire traditore della propria razza, perseguitata dai regimitotalitarî dei quali fu tenace oppositore. Nell'Essai sur les données immédiates de la coscience (1889), partendo da ...
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Filosofo francese (Boulogne-Billancourt 1937 - Parigi 2015). È uno dei più noti rappresentanti dei "nuovi filosofi", che negli anni Settanta del Novecento si sono allontanati dal marxismo e hanno criticato [...] i regimitotalitari di sinistra. Difensore della causa cecena, negli ultimi anni ha messo in luce l'inerzia della classe politica europea di fronte alle violazioni dei diritti umani e al terrorismo di matrice islamica (Ouest contre Ouest, 2003).
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Scrittore giapponese (Osaka 1930 - Tokyo 1989). Esordì con alcuni racconti, fra i quali Panikku ("Panico", 1957) e Hadaka no ōsama ("Il re nudo", 1957), che si segnalavano per i temi anticonvenzionali [...] Fecero seguito Ryūbōki ("Cronaca di una peregrinazione", 1959), un breve romanzo storico che è in realtà un'allegoria sui regimitotalitarî del 20º sec., e quindi Nihon sanmon opera ("L'opera da tre soldi giapponese", 1959). Durante gli anni Sessanta ...
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Scrittore e giornalista francese (Vannes 1894 - Puteaux 1980); collaboratore del Figaro dal 1922. Membro dell'Institut de France (Académie des sciences morales et politiques) dal 1964. Ha scritto i romanzi [...] mondiale, fu deportato a Bergen-Belsen. In L'homme et la bête (1947, ricordi della deportazione) si è schierato contro i regimitotalitarî e ha riaffermato nei suoi ultimi saggi la sua fede nella libertà: L'écrivain et la liberté (1959) e L'examen ...
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Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] valore della vita umana a favore della realizzazione dei presunti fini della storia attraverso l'instaurazione di regimitotalitari.
In ambito etico-politico particolarmente influente è stata la distinzione effettuata da B. tra "libertà negativa" e ...
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Furet, François
Ciro Lo Muzio
Storico francese, nato a Parigi il 27 marzo 1927 e morto a Tolosa il 12 luglio 1997. Fu uno dei più importanti studiosi della Rivoluzione francese e del comunismo in Europa. [...] passé d'une illusion (1995, trad. it. 1996), F. pose in evidenza le analogie esistenti tra i due regimitotalitari del Novecento - nazismo e comunismo - che, nati nello stesso periodo e accomunati dal ricorso alle medesime pratiche coercitive, furono ...
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PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] concordataria era, del resto, collegata a un ben preciso disegno: far rivivere lo Stato cattolico, servirsi del regimetotalitario per rafforzare il potere gerarchico nella Chiesa e per dare piena esecuzione, nel diritto dello Stato, alle decisioni ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] e della famiglia, condannando l'aborto, l'eutanasia, la tortura e le violazioni dei diritti dell'uomo da parte dei regimitotalitari. Nelle sue encicliche sociali ha riaffermato la dignità del lavoro e il diritto delle nazioni povere a partecipare in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] per tentare di decifrare gli straordinari sconvolgimenti politici e culturali, nei quali insorsero nuovi mostri politici, i regimitotalitari, dei quali, del tutto surrettiziamente o con esegesi molto forzate, l’opera machiavelliana fu ritenuta l ...
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totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...
totalitario
totalitàrio agg. [der. di totalità]. – 1. Della totalità, che si riferisce alla totalità, cioè a tutte senza eccezione le persone o cose considerate: la sua iniziativa ha avuto un’adesione t., di tutti coloro che vi sono coinvolti...