In prima approssimazione l'a. si può considerare come quel complesso di fenomeni che si manifestano nell'imposizione dall'alto, in forma gerarchica e con il ricorso alla coercizione, di comandi, ordini, [...] , né il fascismo di Mussolini né l'a. di Franco hanno saputo o voluto spingersi fino alla creazione di un regimetotalitario.
I regimi autoritari non si propongono né di cambiare l'uomo né di modernizzare la società. Lasciando un certo spazio a una ...
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Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] valore della vita umana a favore della realizzazione dei presunti fini della storia attraverso l'instaurazione di regimitotalitari.
In ambito etico-politico particolarmente influente è stata la distinzione effettuata da B. tra "libertà negativa" e ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] della produzione industriale degli oggetti e progresso, e ciò è avvenuto in alcuni stati che sono rapidamente evoluti in regimitotalitari (così per l'Unione Sovietica nel corso degli anni Venti e soprattutto con i primi piani quinquennali degli anni ...
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L'unione delle chiese (p. 9). - Per gli ulteriori sviluppi di questo movimento, v. ecumenico, movimento, in questa Appendice.
Storia (p. 19).
La vita della Chiesa cattolica anche dopo il 1930 si è svolta [...] volta a volta insistendo sull'uno o sull'altro, a seconda delle circostanze. Si è accordata coi governi ed i regimitotalitarî, nell'intento di assicurare ai cattolici le migliori condizioni di diritto e di fatto per l'affermazione della loro fede e ...
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PARAGUAY
Angelo Trento
Luisa Pranzetti
Samuel Montealegre
Stefania Parigi
(XXVI, p. 281; App. I, p. 920; II, II, p. 504; III, II, p. 363; IV, II, p. 733)
Al censimento del 1982 la popolazione ammontava [...] è conservata come idioma nazionale; e la dittatura: non soltanto l'ultima di Stroessner, ma una tradizione di regimitotalitari che affondano le loro radici in quella prima famosa dittatura del Doctor Francia, all'indomani dell'indipendenza, che ha ...
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RIFUGIATI
Gaetano ARANGIO-RUIZ
. La pratica internazionale del primo e del secondo dopoguerra ha coniato due termini, che coprono, con un notevole grado di approssimazione, le varie categorie di profughi [...] state deportate dai Tedeschi o costrette ad abbandonare il loro paese (displaced persons). Dall'altro, al venir meno dei regimitotalitarî nazi-fascisti - e quindi del problema dei fuorusciti dai rispettivi paesi - faceva riscontro l'affermarsi di ...
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La diversità intravista
"Due cose nell'universo non possono essere assolutamente uguali tra loro": così nel 1440 si esprimeva N. Cusano nel suo De docta ignorantia (ii, 11). All'inizio del 18° sec. G.W. [...] processo di uniformazione si spinge verso il controllo e la soppressione delle sue d. interne (come è dimostrato dai regimitotalitari). In modo analogo, il processo di uniformazione riguarda anche gli ambienti esterni al 'noi': tutta una serie di d ...
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Per la storia e le esperienze che ne contraddistinguono l'evoluzione, e insieme per la sua etimologia, il termine allestimento si presta a una notevole ambiguità e confusione d'uso soprattutto in epoca [...] è un caso che, oltre alla grande industria, abbiano fatto largo uso di questa arte 'minore' tutti i regimitotalitari per comunicare obiettivi e programmi ufficiali.
Ma è soprattutto nella cultura progettuale italiana che si è sviluppata nei decenni ...
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Giubileo
Giovanni Maria Vian
(XVII, p. 296)
Dopo quello del 1925, g. ordinari si sono tenuti, secondo le normali scadenze, nel 1950 e nel 1975, e così per il 2000 è indetto un "grande giubileo" che [...] etico, indirizzi teologici erronei, acquiescenza "di fronte alla violazione di fondamentali diritti umani da parte di regimitotalitari", corresponsabilità "in gravi forme di ingiustizia e di emarginazione sociale", mancata ricezione del Concilio ...
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Sedotto dal successo dei regimitotalitarî, non attese che un capo di partito gli dettasse l'atteggiamento politico, ma creò egli stesso una dittatura reale. Nel dicembre 1937 fece annullare le elezioni, [...] in cui il partito nazionale contadino e la Guardia di ferro avevano ottenuto la maggioranza e il 28 dicembre impose il ministero presieduto da Octavian Goga, mettendogli accanto Armand Cǎlinescu, homo ...
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totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...
totalitario
totalitàrio agg. [der. di totalità]. – 1. Della totalità, che si riferisce alla totalità, cioè a tutte senza eccezione le persone o cose considerate: la sua iniziativa ha avuto un’adesione t., di tutti coloro che vi sono coinvolti...