Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] Dottor Rothe, vittima della follia collettiva del regime nazista in disfacimento, coinvolto negli esperimenti biologici E.A. Poe, Tales of terror (1962; I racconti del terrore) e The raven (1963; I maghi del terrore): un ironico ma evidente viale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Francia, il ritorno della dinastia borbonica agevola l’affermazione della pittura [...] ’unità dinastica dei Borbone; esse celebrano le vittime del Terrore oppure esaltano la devozione di Luigi XVI alla Francia. il dipinto di storia contemporanea in linea con le esigenze di regime; ultimato solo nel 1827, quando Carlo X è sempre più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Romania è un Paese fortemente arretrato che tra il 1913 e il 1918 amplia i propri [...] è detenuto dagli anni Sessanta da Ceausescu che, pur perseguendo una politica di maggiore autonomia dall’URSS, crea un regime di terrore e miseria fino al cruento crollo nel 1989.
La Romania tra prima e seconda guerra mondiale
La Romania per molti ...
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Rossellini, Roberto
Monica Trecca
Il grande cinema della realtà
Nel 1945 con il film Roma città aperta Roberto Rossellini realizzò la prima compiuta espressione del neorealismo, imponendo a livello [...] croce (1943). In queste opere di propaganda bellica volute dal regime fascista, il regista mostrò un’assenza di retorica e un’ un periodo drammatico per la capitale. Tra il terrore dei rastrellamenti per opera dei nazisti, l’attesa snervante ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] Armata rossa e le «armate bianche», che intendevano restaurare il regime zarista. Quelli furono anche gli anni in cui il Partito quello che sarebbe passato alla storia con il nome di grande terrore, la cui istituzione centrale fu il gulag, luogo di ...
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guerra civile
Luigi Bonanate
L'esperienza più terribile nella vita di uno Stato
Si ha una condizione di guerra civile quando, all'interno di uno Stato in crisi, forze interne si scontrano con le armi [...] Muro di Berlino, 9 novembre 1989) e il crollo dei regimi comunisti diffusi nell'Europa centro-orientale. L'esito fu la formazione estremo, come in effetti apparve nel periodo del Terrore instaurato nella Francia rivoluzionaria dai giacobini, i quali ...
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Rivoluzione cinese
Massimo L. Salvadori
La lunga marcia del comunismo in Cina
Il processo rivoluzionario che nel 1949 portò al potere il Partito comunista in Cina fu di lunga durata. Iniziato nei primi [...] l’Unione Sovietica e mise in atto un regime fortemente autoritario dai tratti fascistoidi e militaristici.
La raccogliere le fila del decimato Partito comunista. Dopo la campagna di terrore lanciata nel 1927 dal Guomindang, egli si rese conto della ...
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CARUSO, Michele
Franco Molfese
Nacque a Torremaggiore (Foggia), intorno al 1830. Salariato agricolo, nel pieno dell'età si trovò coinvolto nella grande crisi del crollo della dinastia borbonica a seguito [...] che nel Mezzogiorno scuoteva le basi stesse del regime unitario. Al generale Pallavicini fu assegnato il compito a disgregare via via le forze brigantesche, ad infondere il terrore nei sostenitori clandestini ed infine ad isolare e a catturare, forse ...
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PITTONI, Bianca
Giovanni Contini Bonacossi
PITTONI (Tosoni Pittoni), Bianca. – Nacque a Trieste il 20 marzo 1904 da Valentino Tosoni Pittoni e da Caterina Zebochin. Il padre, austro-marxista deputato [...] mio piccolo “angiolo custode” […] mi difende, è vero, dal terrore e dall’orrore (in queste condizioni) della assol(uta) solitudine: Rosselli, aveva proposto spiegazioni volte a scagionare il regime, Bianca Pittoni gli impedì di rivedere il figlio. ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] ), trovando il proprio baricentro nell'esplicita denuncia dei soprusi del regime politico polacco, come Człowiek z marmuru (1977; L'uomo un dramma della polacca S. Przybyszewska sui giorni del Terrore, con Gérard Depardieu, che affronta il tema del ...
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terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...
terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a...