Nazismo
Per i rapporti tra il regimenazista e il cinema, si rinvia a Germania: Il periodo nazionalsocialista: 1933-1945. Si vedano anche le biografie dedicate a figure del cinema particolarmente legate [...] all'ideologia del n., come per es. i registi Veit Harlan e Leni Riefenstahl. ...
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Attore ungherese naturalizzato statunitense (Ružomberok, Slovacchia, 1904 - Hollywood 1964); esordì in teatro e nel 1928 passò al cinema, raggiungendo grande popolarità con l'interpretazione di M: eine [...] Stadt sucht einen Mörder (1931) di F. Lang. Emigrato negli USA durante il regimenazista, continuò a interpretare preferibilmente personaggi inquietanti o esotici. Tra gli altri suoi film più noti: The man who knew too much (1934); Crime and ...
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Regista tedesco (Amburgo 1891 - Berlino 1966); esordì ad Amburgo nel 1918 come regista ai Kammerspiele; nel 1922 fu a Monaco, dove collaborò tra l'altro con il giovane B. Brecht, e dal 1923 a Berlino, [...] C. Neher. Le sue realizzazioni, notevoli per uno stile originale, che si ispirava al naturalismo, furono ostacolate dal regimenazista. Nel 1945 assunse la direzione dei Kammerspiele di Monaco, fu poi regista dello Hebbeltheater di Berlino (1947) e ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] gennaio del 1933, si assistette, infatti, a un rapido processo di conquista di tutti i settori dello Stato da parte del regimenazista. Tra questi il primo fu il cinema, destinato a svolgere un ruolo nevralgico: già nel Mein Kampf, il Führer ne aveva ...
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Austria
Francesco Bono
Cinematografia
La storia del cinema iniziò in A. nel marzo 1896, con la presentazione a Vienna del Cinématographe dei fratelli Lumière; ma una produzione di film a soggetto si [...] messinscena e la padronanza del linguaggio; ma significativo fu anche il contributo del tedesco Werner Hochbaum, inviso al regimenazista, che lavorò dal 1934 al 1936 a Vienna, inserendosi in modo originale, con Vorstadtvarieté (1934), nel filone del ...
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Ufa (Universum-Film Aktien Gesellschaft)
Lorenzo Dorelli
Casa di produzione e di distribuzione tedesca, fondata a Berlino il 18 dicembre 1917. È stata la più grande azienda cinematografica tedesca; con [...] concentrazione di tutte le risorse cinematografiche attuato dal regimenazista dal 1937 al 1942. Nella strategia del ministro Josef von Báky, il gruppo industriale seguì la sorte del regime hitleriano: nel 1945 i sovietici occuparono gli studi di ...
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Costa-Gavras, Constantin
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Konstantinos Gavras, regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato a Loutra Iraias (Atene) il 13 febbraio 1933. Si è imposto [...] , ha affrontato, con il consueto piglio civile, la spinosa questione dei rapporti tra papa Pio XII e il regimenazista a proposito dell'Olocausto.
Bibliografia
J.J. Michalczyk, Costa-Gavras, the political fiction film, Philadelphia-London 1984 ...
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To Be or Not to Be
Serge Toubiana
(USA 1941, 1942, Vogliamo vivere, bianco e nero, 99m); regia: Ernst Lubitsch; produzione: Ernst Lubitsch, Alexander Korda per Romaine; soggetto: Ernst Lubitsch, Melchior [...] l'amore del teatro, la simulazione o il travestimento, finiscano per prevalere sul nemico peggiore, lo stesso Hitler e il regimenazista? Per imporre il proprio punto di vista fondato sull'arte della commedia e della satira, Lubitsch aveva bisogno di ...
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Dagover, Lil
Paola Dalla Torre
Nome d'arte di Maria Antonia Seubert, attrice cinematografica tedesca, nata a Madioen (od. Madiun, Giava, all'epoca colonia del Regno d'Olanda, oggi Indonesia) il 30 settembre [...] con Fritz Lang, Wiene e Friedrich Wilhelm Murnau, recitò nei musical degli anni Trenta e nei film di propaganda del regimenazista, continuando poi a lavorare fino agli anni Settanta.
Figlia di un forestale al servizio delle autorità olandesi a Giava ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...