Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, [...] la partecipazione del sacrificante alla consumazione della vittima, per preservarlo dal contatto con il destinatario del sacrificio.
Con il termine o. si indica la persecuzione e lo sterminio totale degli Ebrei da parte del regimenazista (➔ shoah). ...
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Ecclesiastico (Weipert, Boemia, 1875 - Vienna 1955); sacerdote nel 1902, arcivescovo di Vienna dal 1932, creato nel 1933 cardinale del titolo di S. Crisogono, amministratore apostolico del Burgenland; [...] autore di varie pubblicazioni di teologia. Fu forte oppositore del regimenazista, che lo perseguitò, soprattutto dopo l'Anschluss. ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] ecumenico in generale è stata aggravata dopo la caduta dei regimi comunisti nell'Europa Orientale, da una parte a causa della secolo ha alimentato, direttamente e indirettamente, l'antisemitismo nazista. L'incontro e il dialogo con gli ebrei ...
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Prelato, nato il 5 marzo 1869 a Heidenfeld in Franconia. Fece i suoi studî all'università di Würzburg, laureandosi in teologia nel 1895. Ordinato sacerdote nel 1892, F. si dedicò a studî patristici, conseguendo [...] XV lo creò cardinale dell'ordine dei preti del titolo di Santa Anastasia nel concistoro del 7 marzo 1921. Durante il regimenazista il F. si distinse per la sua chiara ed aperta presa di posizione e per l'ardente difesa degli interessi della ...
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TEOLOGIA
Jean Galot
Valdo Vinay
. Teologia cattolica (XXXIII, p. 527). - Il periodo che va dal 1960 al 1975 è stato profondamente segnato - per la t. cattolica - dai lavori del Concilio Vaticano II [...] con un certo ritardo, almeno in Europa. Il tedesco-americano P. Tillich, destituito dall'insegnamento universitario dal regimenazista nel 1933, e rifugiatosi negli SUA, è stato meglio conosciuto in Germania soltanto dopo la traduzione delle sue ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] l'eutanasia, messa in campo per sopprimere coloro che il regime considerava «non meritevoli di vita» (2 dic. 1940), modalità degli interventi per denunciare e frenare la persecuzione nazista contro gli ebrei (generalmente aiutati e protetti dalla ...
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Protestantesimo
HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali [...] , dell'autunno 1945, si sono assunte dinanzi al mondo la responsabilità del loro fallimento politico sotto il regimenazista. Questa dichiarazione è stata spesso intesa come il riconoscimento di una colpa collettiva della sola Germania per aver ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] loro grave delitto". Questa ostilità sfociò più tardi in un vero e proprio antisemitismo, che raggiunse l'apice sotto il regimenazista e portò alla Shoah.
Il ritorno in Israele
Dopo la chiusura dei ghetti, gli Ebrei d'Europa si trovarono di fronte ...
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Bonhoeffer, Dietrich
Teologo luterano tedesco (Breslavia 1906-lager di Flossenbürg 1945). Pastore, divenne una delle guide della «Chiesa confessante» e si batté contro l'ala della Chiesa evangelica tedesca [...] » (Deutsche Christen) che si schierò con il Partito nazionalsocialista. Partecipò alla lotta, politica e militare, contro il regimenazista, secondo una morale non basata sul concetto astratto del bene, ma su quello che realisticamente aderisce alla ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...