GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] 142).
Come aveva attaccato il programma eugenetico nazista per ragioni scientifiche, morali e religiose, Ranfagni, I clerico fascisti. Le riviste dell'Università cattolica negli anni del regime, Firenze 1975, passim, e in particolare pp. 30-35, 37-39 ...
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Nacque a Grazzano Monferrato (prov. di Asti; oggi Grazzano Badoglio) il 28 sett. 1871 da Mario e Antonietta Pittarelli, modesti proprietari di campagna. Entrato all'Accademia di artiglieria e genio di [...] fronte greco e attaccato con virulenza da R. Farinacci su Regime Fascista, non ottenne soddisfazione, si dimise (4 dic. 1940 pieni poteri e con il compito di avviare il distacco dalla Germania nazista e di cercare una via d'uscita dalla guerra. Ma il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] frutti del magistero di Salvemini, che era perseguitato dal regime fascista e che Chabod, nell’agosto del 1925, aiutò cultura e nella vita contemporanea, 1960, p. 796).
Un rastrellamento nazista, tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre del 1944 ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] di 'guerra vassalla', che subordinò definitivamente la sorte di Mussolini, del regime fascista e dell’Italia, alla sorte di Hitler e della Germania nazista.
Alle indiscutibili e predominanti responsabilità del duce, De Felice però aggiungeva ...
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CINI, Vittorio
Maurizio Reberschak
Nacque a Ferrara il 20 febbr. 1885 da Giorgio ed Eugenia Berti. Completate le scuole secondarie a Venezia, nel 1903 egli si recò a St. Gallen, in Svizzera, per un [...] pp. 693-694, 701, 725-726, 729-730; E. Dollmann, Roma nazista, Milano 1951, pp. 135, 137-138, 243-244; E. Caviglia. ; G. Bianchi, Perché e come cadde il fascismo. 25 luglio crollo di un regime, Milano1972, pp. 281-282, 311, 435, 745-750, 754-757, 796 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] Ma merita anche ricordare l’ospitalità offerta durante l’occupazione nazista di Roma, con evidente rischio personale, a un’amica degli anni Trenta, con iniziative culturali e organi del regime, senza tenere conto delle peculiarità e dell’approccio di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Corrado Gini
Giovanni Maria Giorgi
Come tutte le menti geniali, Gini spaziò in molti campi dalla statistica all’economia, dalla demografia alla sociologia e all’antropologia, sempre guidato da un innato [...] , non condivise e cercò di contrastare le scelte familiste, basate sul prestito matrimoniale come nella Germania nazista, poste in essere dal regime nel 1937.
Quindi il comportamento di Gini, sia come scienziato sia come uomo pubblico fu piuttosto ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] quegli anni rende giustizia, attribuendo alla propaganda nazista l'elaborazione, del tutto infedele, di della sua scrittura ' aveva ampiamente e ferocemente sconfessato i miti del regime. Lo aveva fatto, ad esempio, sulle pagine di Domus che, ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] al suo alto concetto di disciplina, mantenne verso il regime un atteggiamento pubblico di assoluta lealtà, che egli stesso Italia fascista scendeva in campo a fianco della Germania nazista. Convinto sostenitore dell'amicizia italo-francese, ancora nel ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] filologico-storicistico Orazio lirico, i cui meriti metodici, in regime di ancor indiscriminata accettazione della formula crociana "poesia e , sulle quattro giornate di Napoli (Napoli contro il terrore nazista, Napoli s. a.) e sul fascismo. Il quale ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...