Dorsch, Käthe
Paola Dalla Torre
Attrice cinematografica e teatrale tedesca, nata a Neumarkt il 29 dicembre 1890 e morta a Vienna il 25 dicembre 1957. Grande interprete della tradizione teatrale tedesca, [...] teatrale, come Fräulein Julie (1922) diretto da Felix Basch, dall'omonimo dramma di A. Strindberg. Protetta e sostenuta dal regimenazista, fu diretta da importanti registi: lavorò infatti con Ucicky in Savoy Hotel 217 (1936; L'anello tragico) e in ...
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Albers, Hans
Simonetta Paoluzzi
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato ad Amburgo il 22 settembre 1892 e morto a Kempfenhausen (Baviera) il 24 luglio 1960. Tra gli attori tedeschi di maggior [...] di Joseph von Baky), ruolo nel quale offrì la più alta e ironica variazione del suo personaggio.Dopo il crollo del regimenazista nel 1945 l'attore lavorò in molti altri film, seppur minori, tra i quali: Blaubart (1951; Barbablù) di Christian-Jaque ...
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Skladanowsky, Max (propr. Max Richard)
Silvio Alovisio
Inventore e regista cinematografico tedesco, nato a Berlino il 30 aprile 1863 e morto ivi il 30 novembre 1939. Fu il promotore, il 1° novembre 1895 [...] al cinema realizzando dei brevi film comici, ma non ebbe alcuna fortuna. Dagli anni Trenta con il sostegno del regimenazista, continuò fino alla morte a rivendicare orgogliosamente il suo ruolo di inventore del cinematografo. Nel 1996 Wim Wenders ha ...
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Fisico (Königsberg 1868 - Monaco 1951). Prof. (1897) di matematica e di meccanica tecnica a Clausthal e ad Aquisgrana, quindi (1906) di fisica teorica a Monaco. Socio straniero dei Lincei (1929). [...] H. Bethe, riformulò su basi quantistiche la teoria elettronica dei metalli (1928). Nel periodo nazista egli manifestò apertamente la sua opposizione al regime, il che gli procurò difficoltà non indifferenti. Tra i suoi principali avversarî vi fu J ...
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Scrittore tedesco di origine polacca, nato a Łódź il 30 settembre 1937 e morto a Sieseby (Schleswig-Holstein) il 14 marzo 1997. Di famiglia ebrea, crebbe nel ghetto della sua città occupata dalle truppe [...] , cresciuti in uno Stato che ha rinnegato il passato nazista, vogliono avere il diritto di non sentirsi coinvolti nella storia ancorché confusa ricerca d'identità, e dell'avversione a un regime che innalza il conformismo a regola di condotta. Nel 1994 ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] , e rimasto presto orfano di madre, Karol Wojtyla ha affrontato nella sua vita dapprima la guerra e l'occupazione nazista e in seguito il regime comunista. Per un certo periodo lavorò come operaio, venendo così a contatto con i problemi del mondo del ...
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PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] fine del fascismo originario per dar vita a un regime nettamente condizionato dalle forze conservatrici dei nazionalisti e della pure al termine del pontificato, delle pericolosità del paganesimo nazista e di un antisemitismo che andava ben al di ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] il suo nei lunghi mesi precedenti, sotto l'incalzare del regime fascista: "nei gruppi di avanguardia anziché agire isolatamente e a Bruxelles per qualche mese, ma dopo l'occupazione nazista tornò a Parigi, in una situazione di apparente isolamento ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] nel corso del 1932 nel disegno di legge sul regime di autorizzazione preventiva per l'impianto di nuovi stabilimenti questo periodo vanno anche ricordati i frequenti viaggi nella Germania nazista, e in particolare la sua partecipazione nel 1933 al ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] fosse diventata la natura del conflitto in atto dopo l'attacco nazista all'URSS. Nella veste non più di un semplice esecutore di stabilità e di continuità senza avventure del nuovo regime, metteva in allarme gli uomini nuovi assurti alla dirigenza ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...