Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] ragazzi sotto i 14 anni. Se la responsabilità del g. ebraico è certamente da addebitarsi in primo luogo al regimenazista, non è da dimenticare la rete di complicità che permise la realizzazione pratica del genocidio. Senza il collaborazionismo di ...
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GOETZ, Walter
Raoul MANSELLI
Storico, nato a Lipsia l'11 novembre 1867 e morto nella clinica di Aldenhodlzen in Alta Baviera il 30 settembre 1958; compì i suoi studî universitarî a Monaco ed a Lipsia, [...] la collezione Beiträge zur Kulturgeschichte des Mittelalter und der Renaissance e la Propyläen-Weltgeschichte. Durante il regimenazista si tenne in disparte.
Storico della civiltà, che egli indagò con eccezionale dottrina e con appassionato ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] combattenti. È un'immagine che non mancherà di essere divulgata rapidamente fuori dei confini con la vittoria sul regimenazista: da qui muove infatti l'iconografia del m. politico delle sinistre e soprattutto dei partiti comunisti e socialisti ...
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TEOLOGIA
Jean Galot
Valdo Vinay
. Teologia cattolica (XXXIII, p. 527). - Il periodo che va dal 1960 al 1975 è stato profondamente segnato - per la t. cattolica - dai lavori del Concilio Vaticano II [...] con un certo ritardo, almeno in Europa. Il tedesco-americano P. Tillich, destituito dall'insegnamento universitario dal regimenazista nel 1933, e rifugiatosi negli SUA, è stato meglio conosciuto in Germania soltanto dopo la traduzione delle sue ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] questo caso di tipo 'relativo') poteva favorire un parziale autoassolvimento - della Germania, dello Stato tedesco, del regimenazista, dell'identità e della cultura tedesca - che si giocava prevalentemente sul terreno pubblico e politico, non certo ...
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WERTHEIMER, Max
Francesca Ortu
Psicologo cecoslovacco, nato a Praga il 15 aprile 1880, morto a New York il 12 ottobre 1943. Dopo aver iniziato all'università di Praga gli studi in giurisprudenza, s'interessò [...] della scuola della psicologia della Gestalt, che continuò le sue pubblicazioni fino al 1938, anno in cui venne bloccata dal regimenazista. W. si spostò poi nuovamente a Francoforte dove aderì alla ''scuola di Francoforte'' ed entrò in relazione in ...
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SCHROEDER, Runolf Alexander
P. Ch.
Scrittore, compositore, pittore, architetto e teologo tedesco, nato a Brema il 26 gennaio 1878. Figlio d'un commerciante, si trasferì - conclusi gli studî liceali [...] ritornano poi in Ein Weihnachtslied (1935), Ein Lobgensang (1937) e Die Ballade vom Wandersmann (1937), velato rifiuto del regimenazista, mentre in chiave mistica S. affronta un argomento di bruciante attualità - la colpa dell'uomo tedesco - in Der ...
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WINTER, Fritz
Giovanna Casadei
Pittore tedesco, nato ad Altenbögge (Westfalia) il 22 settembre 1905, e morto a Herrsching a. Ammersee il 1° ottobre 1976. Figlio di un minatore, prima di dedicarsi alla [...] all'Accademia pedagogica di Halle, nel 1933 si trasferisce a Monaco ma, considerata la sua arte "degenerata" dal regimenazista, è costretto a vivere come artigiano. Durante la seconda guerra mondiale è fatto prigioniero sul fronte russo. Liberato ...
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SALOMON, Ernst von
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Kiel il 25 settembre 1902. Figlio di un ufficiale prussiano, formatosi in un ambiente di severa disciplina militare, ha preso parte dopo la rivoluzione [...] "anni trenta", alle rivolte contadine nello Schleswig-Holstein accanto ai nazionalisti e rivoluzionarî di destra. Esaltato dal regimenazista, ha per altro interrotto durante il "dodicennio nero" la sua attività di scrittore, dedicandosi invece al ...
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VOIGT, Frederick
Cecil SPRIGGE
Giornalista, nato a Londra il 9 maggio 1892, di famiglia d'origine tedesca. Studente di scienze naturali nell'università di Londra, esordì in giornalismo dopo la prima [...] al potere; ma la sua libera critica al rinascente nazionalismo tedesco gli procurò gravi incidenti già prima del regimenazista. Altre complicazioni gli derivarono dalle sue ricerche sui rapporti segreti della Reichswehr col governo sovietico. Dopo l ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...