OLIVELLI, Teresio
Saretta Marotta
OLIVELLI, Teresio. – Nacque a Bellagio (Como) il 7 gennaio 1916, secondogenito di Domenico (1883-1954) e di Clelia Invernizzi (1886-1981).
Grande influenza su di lui [...] in anni caratterizzati dal contrasto tra l’associazione e il regime. Terminato il liceo, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza convinzione che all’Italia spettasse contenere la prepotenza nazista. Nel marzo 1942 fece spontaneamente domanda per ...
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DEFA
Marco Scollo Lavizzari
Sigla di Deutsche Film Aktiengesellschaft, ente cinematografico di Stato della Repubblica democratica tedesca (DDR), istituito con licenza delle autorità sovietiche di occupazione [...] del tutto sconosciuta a chi era stato educato sotto il regime hitleriano, fece da sfondo alle due opere dirette da K conferma della necessità storica e ideologica di affrontare il passato nazista si ebbe con i due successivi film di Wolf, Lissy ...
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Schindler's List
Daniele Dottorini
(USA 1993, Schindler's List ‒ La lista di Schindler, bianco e nero/colore, 196m); regia: Steven Spielberg; produzione: Steven Spielberg, Gerald R. Molen, Branko Lustig [...] di origine morava, è in buoni rapporti d'affari con i nazisti. Acquistata una vecchia fabbrica di stoviglie a Cracovia, assume a basso costo operai ebrei. La politica antisemita del regime hitleriano si fa, momento dopo momento, più dura. Gli ebrei ...
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Käutner, Helmut
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 25 marzo 1908 e morto a Castellina (Siena) il 20 aprile 1980. La sua prolifica carriera di [...] , appariva estraneo (e in parte anche inviso) alla retorica del regime e alla politica culturale di P.J. Göbbels. Dopo un film degli anni di guerra, non a caso avversato dal governo nazista che lo definì disfattista. La sottile vena di K. non ...
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ROSSARO, Antonio
Fabrizio Rasera
– Nacque a Rovereto l’8 giugno 1883 da Giuseppe, maestro di scuola elementare, e da Giovannina Marini.
Frequentate nella città natale le scuole elementari, nel 1897 [...] la stessa autonomia ostentata nei confronti del regime fascista contribuivano a fare della Campana un alla fine del regime, pur registrando in qualche pagina autobiografica la sua contrarietà all’alleanza con la Germania nazista. Evitò tuttavia con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’istituzione del Granducato, erede di una storia plurisecolare, si mantiene sostanzialmente [...] famiglia granducale sceglie l’esilio a Londra, e dichiara pubblicamente la sua ferma opposizione al regime tedesco. L’esperienza dell’occupazione nazista è destinata a segnare la futura politica estera del Lussemburgo che, rinunciando alla neutralità ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] Belle Arti di Budapest, lasciò il suo Paese per allontanarsi dal regime dell'ammiraglio Horthy e dal clima generale di antisemitismo. Durante il T. lavorò poi in Francia durante l'occupazione nazista, partecipando a una serie di film senza essere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel primo Novecento il Principato di Monaco consolida le basi della propria economia [...] sede legale per beneficiare dei vantaggi del regime fiscale monegasco. Contemporaneamente, le autorità mondiale a opera degli eserciti dell’Italia fascista e della Germania nazista.
Le riforme istituzionali della seconda metà del secolo
A Ranieri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Lituania si rende indipendente nel 1918-1920 in seguito al crollo dell’Impero zarista [...] come una “tripla occupazione” – prima sovietica, poi nazista, poi nuovamente sovietica – che dura fino al 1990. polonizzazione” e “bolscevizzazione” della Lituania, e rimpiazzata da un regime autoritario che entra in crisi a partire dal 1938, a ...
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Muro di Berlino
Silvia Moretti
Il simbolo di un mondo spaccato a metà
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Berlino divenne il simbolo della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti [...] La Germania, un paese diviso
Pochi anni dopo la sconfitta della Germania nazista e la fine della Seconda guerra mondiale, la Germania fu divisa in Sovietica dal 1985, favorì e accelerò il crollo dei regimi comunisti. A Berlino tra la fine di ottobre e ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...