DEL VECCHIO, Giorgio
Vittorio Frosini
Nacque il 26 ag. 1878 a Bologna da Giulio Salvatore, professore di statistica nell'università, e da Ida Cavalieri. Trasferitosi il padre all'università di Genova, [...] il grado di console. Queste benemerenze acquisite nel regime favorirono la sua nomina, per volontà dello stesso una situazione di estremo disagio e pericolo come fu quella della occupazione nazista di Roma (durante la quale il D. trovò rifugio in un ...
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SPIRITO, Ugo
Alessandra Tarquini
– Nacque ad Arezzo il 9 settembre 1896, da Prospero, ingegnere, e da Rosa Leone.
Trascorse l’adolescenza tra Caserta e Chieti; in quest’ultima città frequentò il liceo [...] che i migliori studiosi e artisti erano pronti ad aderire al nuovo regime e a dare al Paese una nuova cultura; il documento fu molti, egli era un fascista amico della Germania nazista e un sostenitore del carattere rivoluzionario dei due Paesi ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] chiamata di Giovacchino Forzano, uomo molto vicino al regime, che lo scritturò per sostituire Rossano Brazzi nella e il diffondersi del timore di un’imminente occupazione nazista dell’Italia, Foà abbandonò provvisoriamente il teatro per ...
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FARINACCI, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque il 16 ott. 1892 a Isernia da Michele e da Amelia Scognamiglio. Rimase nella città molisana fino all'età di otto anni, poi al seguito del padre, commissario [...] . Il F., che vantava buoni rapporti con il vertice nazista, fu sempre considerato in Germania e in Italia come il alla democrazia1919/1948, Milano 1972, ad Indicem; G. Nozzoli, Iras del regime, Milano 1972, pp. 150-165; S. Zavoli, Nascita di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento il problema della “razza” e della conservazione della sua purezza entra nelle [...] ai fini della validità della procedura. Solo la legge nazista del 1933 prevede che la sterilizzazione venga imposta con la , panchine a loro riservati. Si tratta di un regime più volte stigmatizzato e sanzionato dalla comunità internazionale che, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mandela si dedica all’attivismo politico nel Congresso Nazionale Africano (ANC) dopo essersi [...] di solidarietà etnica per protestare contro il regime segregazionista. L’intransigente reazione repressiva del governo e il 1943, aveva auspicato un’alleanza con la Germania nazista piuttosto che con gli Alleati.
Negli anni immediatamente successivi, ...
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BARZINI, Luigi
Piero Melograni
Nato a Orvieto il 7 febbr. 1874, da Ettore, piccolo industriale, e da Maria Bartoccini, frequentò l'Istituto tecnico di Perugia, ove avrebbe dovuto diplomarsi in ragioneria. [...] un anonimo giornalista italiano si era permesso di criticare il regime. Si trattava di un errore di persona presto chiaritosi, parlamento, ed Ettore, che morì nel campo di concentramento nazista di Buchenwald. Negli ultimi anni della sua vita il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la furia sperimentale delle avanguardie, la seconda metà del Novecento vede il [...] (Traktat poetycki), incentrato sulla tragedia dell’occupazione nazista, Milosz crea una forma intermedia tra lirica e prima volta in parallelo passato e presente, la dura certezza del regime franchista e l’illusione di un futuro che non pare mai ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] al centro di riserve e sospetti da parte degli organi del regime.
Dopo i patti lateranensi il D. non aveva mancato di figlio Paolo nutrivano sentimenti di avversione per il regime e per la Germania nazista: "Dati i sentimenti dei predetti e l' ...
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TRENTIN, Silvio
Marco Bresciani
TRENTIN, Silvio. – Nacque a San Donà di Piave l’11 novembre 1885, secondogenito di Giorgio, medio proprietario terriero, e di Italia Cian, sorella di Vittorio, noto storico [...] Léon Duguit, su queste nuove basi si dedicò all’analisi del regime fascista tra il 1929 e il 1931. Il primo libro, ) che avevano lasciato Parigi al momento dell’invasione nazista.
Il ripensamento delle fondamenta giuridiche della democrazia – ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...