Bonhoeffer, Dietrich
Teologo luterano tedesco (Breslavia 1906-lager di Flossenbürg 1945). Pastore, divenne una delle guide della «Chiesa confessante» e si batté contro l'ala della Chiesa evangelica tedesca [...] tedeschi» (Deutsche Christen) che si schierò con il Partito nazionalsocialista. Partecipò alla lotta, politica e militare, contro il regime nazista, secondo una morale non basata sul concetto astratto del bene, ma su quello che realisticamente ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] nei paesi ex comunisti dopo la caduta dei regimi totalitari.
Il dibattito teorico sul concetto di nazione régime, abbiano creato nell’Occidente europeo (Francia, Spagna, Inghilterra) le condizioni preliminari di unificazione – giuridica, militare ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] (1853-85) in primo luogo, ma anche l’epopea politico-militare della confraternita algerino-libica fondata da Muḥammad ibn ‛Alī al-Sanūsī dell’azione diretta e della lotta armata contro i regimi non osservanti le regole rivelate da Dio e contro ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] , fosse portata a leggere il passato attraverso la deviazione dei regimi totalitari appena sconfitti. Al centro si poneva il nodo del comunismo, cui il successo militar-politico dell’URSS consentiva di consolidare il ruolo di sistema alternativo ...
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Secondogenito (Parigi 1808 - Chislehurst, Kent, 1873) di Luigi re d'Olanda, fratello di Napoleone I, e di Ortensia de Beauharnais. Personalità complessa e in parte enigmatica, in quanto erede della tradizione [...] senza fortuna nel Messico (1862-67). L'isolamento diplomatico-militare della Francia, causato da questa politica, non fu superato prigioniero a Sedan (2 sett. 1870), mentre il suo regime era rovesciato nella capitale. Dimesso (marzo 1871) dalla ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] seguì da parte del re l'immediata revoca del mandato governativo. Crollato il regime, M. fu trasferito in stato di fermo prima a Ponza, poi alla degli italiani e la socializzazione, ma la crisi militare dell'Asse, gli scioperi operai del 1943-44 e ...
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Figlio (Mosca 1672 - Pietroburgo 1725) dello zar Alessio Michajlovič e della sua seconda moglie Natalia Kirillovna Naryškina, regnò dal 1682 insieme al fratello Ivan, debole e malaticcio, sotto la reggenza [...] d'impiccagioni (sett.-ott. 1698) segnarono l'inizio del suo duro regime autocratico. Lo sforzo espansivo, sul Baltico e sul Mar Nero e di linea. A questo enorme sforzo di organizzazione militare egli affiancò, anche per esigenze di finanziamento, una ...
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Generale e uomo politico polacco (Żułowo, Lituania, 1867 - Varsavia 1935). Ricco d'intuizione penetrante e straordinariamente esperto nella scelta del tempo, P. ha sempre accoppiato a queste sue qualità [...] l'Armata rossa (1920) e si ritirò a vita privata. Assunto il potere con un colpo di Stato militare (1926), instaurò un regime dittatoriale. In politica estera promosse il distacco della Polonia dalla Francia e il riavvicinamento alla Germania (1934 ...
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Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere [...] , I. IV cominciò subito a riordinare il sistema militare, l'amministrazione ecclesiastica e quella locale, rendendo più moscovita uscì stremato sia dalla guerra di Livonia, sia dal duro regime dell'opričnina, e solo la conquista della Siberia a opera ...
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Trasformazione dell'assetto politico cinese che nel 1949 portò al potere il Partito comunista. Iniziato nei primi anni Venti del Novecento, il processo rivoluzionario si concluse circa trent'anni dopo [...] con l'URSS, Chiang Kai-shek instaurò un regime autoritario e militarista.
I comunisti contro i nazionalisti Guomindang, appoggiato dagli USA, godeva di una netta superiorità militare, ma i comunisti, appoggiati dalla popolazione, potevano contare su ...
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regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...
marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è...