Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La guerra fredda è la fase successiva al secondo conflitto mondiale, contrassegnata [...] Europa ne consegue la tendenza al riarmo.
L’equilibio delterrore
La seconda fase, dalla metà degli anni Cinquanta dei Porci, sostenuto dagli Stati Uniti nel tentativo di rovesciare il regime rivoluzionario di Fidel Castro (1927-), al potere dal 1° ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La debolezza del potere esecutivo che caratterizza sia la fase di Termidoro che il [...] dei poteri in cui si era concentrato il governo delTerrore – riguardante il Comitato di salute pubblica e quello distinguersi un giovane generale corso: Napoleone Bonaparte.
Il Direttorio
Il regime di Direttorio, nel quale si impone la figura di Paul ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I principi universali proclamati dalla rivoluzione al suo nascere si devono misurare [...] costituzionali e la seconda, violenta ed estremista fase delTerrore. Questa divisione, per il corso assunto dagli avvenimenti a quel momento nel chiuso quadro degli Stati di antico regime. “Era la resurrezione di un popolo dalla morte politica ...
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Guido Olimpio
Al-Qaida dopo bin Laden
A dieci anni dall’11 settembre 2001 molte sfide attendono al-Qaida. Perso il suo fondatore, Osama bin Laden, quel poco che resta dell’organizzazione centrale deve [...] un Occidente sempre meno disposto al sacrificio.
Lo sceicco delterrore
Sceicco di origine saudita (1957-2011). Nato a Riyad 1989), al-Qaida accentuò il suo legame con il regime dei talebani. L’organizzazione è ritenuta responsabile di numerosi ...
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Forzano, Giovacchino
Flavio De Bernardinis
Regista teatrale, lirico e cinematografico, autore drammatico e librettista d'opera, produttore, nato a Borgo San Lorenzo (Firenze) il 19 novembre 1884 e morto [...] , il film fu lanciato con ogni cura dal regime anche a livello internazionale, con prime visioni finanziate Landi (1935) e Fiordalisi d'oro (1935, ambientato nel periodo delTerrore giacobino), tratti da sue omonime commedie, Tredici uomini e un ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] l’impiego massiccio delle tecniche di comunicazione come strumenti di propaganda; l’uso sistematico delterrore come strumento di governo. In questo senso i regimi moderni di t. si differenziano non solo dalla democrazia, ma anche dall’autoritarismo ...
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Sigla di mutual assured destruction coniata nel 1963 dall’allora segretario per la difesa statunitense R. McNamara, per indicare una situazione strategica (equilibrio delterrore), nella quale l’arsenale [...] che aveva subito il primo attacco. I livelli di distruzione citati venivano considerati tali da essere inaccettabili per qualunque regime e quindi sufficienti a garantire la deterrenza; ne conseguiva che ogni ulteriore riarmo sarebbe stato inutile. ...
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Dal simbolo adottato, nome del partito, di impostazione nazionalsocialista, creato in Ungheria nel 1939 da F. Szálasy, che propugnava l’allineamento dell’Ungheria alla Germania. Nel 1944, quando il reggente [...] M. Horty fu arrestato dai Tedeschi, Szálasy divenne capo del governo ungherese, instaurando un vero regime di terrore. ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] bolscevismo. F.S. Nitti affermò nel 1925 che alla base delregime fascista e di quello bolscevico nell'Unione Sovietica stava "il Particolare attenzione è dedicata anche all'uso sistematico delterrore, volto non solo a sottomettere la popolazione, ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] quale premessa e presupposto della fine, all'interno e all'estero, delterrore nazista, e invano fu deprecata dai meno come l'inizio d' e 11 liberali puri, troppo scarsamente rappresentativi, in regime di collegio uninominale, dei due milioni e mezzo ...
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terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...
terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a...