La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. La matematica
Alexei Volkov
Karine Chemla
Qu Anjing
La matematica
Le bacchette
di Alexei Volkov
Il sistema di numerazione cinese, sistema decimale e principio [...] greci citati fanno uso costante della reductioadabsurdum e implicano un numero di passi bb′ si mostra come, con la moltiplicazione, l'algoritmo si riduce ad adattare parti diverse affinché abbiano la stessa grandezza. Citando i Nove capitoli ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] espositivi tipici della Scolastica: uno stile disputativo, l'introduzione di un falsigraphus nelle dimostrazioni mediante reductioadabsurdum (cioè la cosiddetta 'dimostrazione per assurdo'), commenti sulla struttura logica del ragionamento, e così ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] criterio di un numero finito di passi deduttivi. Un metodo famoso, che risale agli antichi greci, è la reductioadabsurdum. Per mostrare che una proposizione è vera, assumiamo che sia falsa e da questo assunto deduciamo qualcosa di contraddittorio ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] dimostrato l'infinità dei numeri primi con il metodo della reductioadabsurdum. Supponiamo che i numeri primi siano in numero finito . Nei secoli III-IV d.C. a tali equazioni e ad altre più complesse, dedicò le sue ricerche Diofanto e in suo ...
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Scienza greco-romana. Le sfere celesti e le origini della trigonometria
John L. Berggren
Le sfere celesti e le origini della trigonometria
La comparsa della sfera nella geometria è una diretta conseguenza [...] avere generalizzato molti fatti che erano stati dimostrati per casi singoli e di essersi impegnato a evitare la reductioadabsurdum nelle dimostrazioni. A parte una o due eccezioni estremamente interessanti, che saranno discusse più avanti, l’opera ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] come la base richiesta potesse essere costruita, dimostrandone soltanto l'esistenza con un argomento basato sulla reductioadabsurdum, la cui legittimità era ben lontana dall'essere accettata unanimemente. Questa iniziale reazione negativa si ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] diseguali" (ibidem, p. 160). Poste queste premesse, al-Kindī procede in maniera dimostrativa con l'aiuto della reductioadabsurdum, introducendo l'ipotesi che la parte di una grandezza infinita sia necessariamente finita.
Al-Kindī si attiene a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] di Burali-Forti, il paradosso vive invece in uno stato di latenza: lo scopo dell’autore era dimostrare attraverso una reductioadabsurdum che la legge di tricotomia non vale per i numeri ordinali, e solo dopo la diffusione del paradosso di Russell ...
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reductio ad absurdum
〈redùkzio ...〉 locuz. lat. (propr. «riduzione all’assurdo»), usata in ital. come s. f. – In logica, locuzione (anche reductio ad impossibile) equivalente all’ital. dimostrazione per assurdo (v. assurdo).