Economia e diritto
L’impiego produttivo del risparmio, l’incremento o il mantenimento, cioè, dello stock di capitale in un periodo di tempo dato, che normalmente è l’anno.
Tipologie
L’i. può assumere [...] ecc.
J.M. Keynes, in particolare, ha sostenuto che gli i. sono la componente più imprevedibile del redditonazionale, perché dipendono da variabili extra-economiche come l’ottimismo e il pessimismo degli imprenditori. L’indagine statistica ha ...
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Economista inglese (Ryde, isola di Wight, 1877 - Cambridge 1959). Allievo e successore di A. Marshall, è ritenuto il pioniere dell'economia del benessere. Accanto alla sua opera più ampia The economics [...] benessere valutabile in termini monetari, avvertendo come l'aumento della produzione e del redditonazionale provochi accrescimento del benessere generale soltanto quando il reddito che tocca alle classi povere non sia diminuito, e come l'aumento del ...
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In contabilità, l’uguaglianza dei totali delle due sezioni di un conto o prospetto contabile (situazione, bilancio ecc.); più propriamente il termine è usato nelle aziende pubbliche per esprimere l’uguaglianza [...] dei privati e quindi della domanda effettiva e il deficit spending mira attraverso il moltiplicatore a far crescere il redditonazionale. Il p. viene tuttavia considerato obiettivo da perseguire, ma definito lungo l’intero ciclo e non anno per anno ...
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stagnazione Nel linguaggio economico, condizione in cui produzione e redditonazionale restano immobili, senza aumentare né diminuire. Se relativa a un periodo prolungato, individua una fase di progressiva [...] contrazione della crescita economica (➔ ristagno). Stagnazionisti Gli economisti che, sulla base della teoria di J.M. Keynes, vedevano nella tesaurizzazione (➔) la causa prima della tendenza alla disoccupazione ...
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pressióne fiscale Rapporto tra l'ammontare del prelievo operato dallo Stato e dagli altri enti pubblici sotto forma di imposte, tasse e tributi, per il finanziamento della spesa pubblica e il redditonazionale [...] prodotto nell'arco di un certo periodo di tempo. L'entità della p.f. dipende dall'ampiezza della base imponibile e dal livello delle aliquote legate all'imposizione sul reddito. ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] a rendere s. grazie alle loro capacità naturali o acquisite.
S. pubblici e redditonazionale
Per i s. pubblici, ai fini del calcolo del redditonazionale, sorge un duplice problema: l’identificazione di quelli da includere nel calcolo in aggiunta ...
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Biologia
B. organico Rapporto tra la quantità di una sostanza somministrata e quella eliminata dall’organismo. Lo stato di equilibrio, il b. positivo (anabolismo) e il b. negativo (catabolismo) indicano, [...] , evidenzia come il b. dello Stato, anche se in pareggio, non sia neutrale rispetto alla determinazione del redditonazionale. Infatti, il b. può esercitare effetto espansivo o restrittivo secondo la composizione della spesa e la modalità delle ...
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La somma di denaro che si cede in cambio di un bene o un servizio, o per altro fine.
Diritto
Se si considerano, da un punto di vista privatistico, le s. come diminuzioni patrimoniali subìte per tenere [...] anche una profonda influenza nella distribuzione e ridistribuzione (se combinata con le entrate derivanti dalle imposte) del redditonazionale, soprattutto con i trasferimenti alle famiglie e alle imprese. Gli effetti della s. pubblica, attraverso le ...
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Diritto
D. giudiziale Atto introduttivo del processo e costitutivo di esso, con il quale si chiede al giudice l’emanazione di un provvedimento a tutela del diritto sostanziale dedotto in giudizio.
Il potere [...] , l’analisi delle determinanti di queste sue componenti costituisce il nucleo centrale dell’analisi keynesiana della determinazione del redditonazionale e della occupazione.
Per la teoria della d. derivata, più nota sotto il nome di principio di ...
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Diritto
Prestazione volontaria, continuativa e retribuita di attività professionale, alle dipendenze altrui, dietro pagamento di una retribuzione.
I. pubblico Rapporto di lavoro alle dipendenze della amministrazione [...] e, in senso più generale, applicazione di fattori produttivi a una data produzione. I. (o usi) del prodotto (o reddito) nazionale lordo Sono i consumi privati e pubblici, gli investimenti privati e pubblici, le esportazioni, cui i beni e servizi che ...
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reddito
rèddito s. m. [dal lat. reddĭtum, part. pass. neutro di reddĕre «rendere»]. – 1. L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale: un lavoro che dà un buon r.,...
reddito di ultima istanza
loc. s.le m. Contributo che si vorrebbe assicurato a quei lavoratori che, dopo aver usufruito dei periodi di cassa integrazione e mobilità, non dispongono di altre forme di sostegno economico. ◆ Un contributo di solidarietà...