Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVOROLavorodi Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] libertà, arduo sarebbe infatti riferirvi la moderna disciplina del rapporto dilavoro.
La nozione di contraente più debole viene in genere data come coincidente con quella didipendenza o subordinazione. Anche sotto questo aspetto è dato individuare ...
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Redditi misti
Antonino Giannone
Introduzione
I redditi misti sono un insieme delle remunerazioni di due o più fattori della produzione: il lavoro, il capitale e l'impresa. Essi sono l'espressione di [...] questi ultimi rappresentano una cifra molto modesta rispetto ai redditi prelevati dalle imprese individuali.
Delle rimanenti categorie direddito riportate nella tabella i redditi da lavorodipendente rappresentano la quota più elevata (57,5%) e i ...
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Lavoro e culture sindacali nel Nord-Ovest
Stefano Musso
Il Nord-Ovest, area della prima industrializzazione italiana tra fine Ottocento e primo Novecento, ha ospitato a lungo la componente più avanzata [...] fase che vedeva, ormai da anni, una crescita della diseguaglianza nella distribuzione del reddito a scapito del lavorodipendente.
L’avvento del governo di centrodestra in seguito alle elezioni del 2001 mise la sordina alla concertazione, accusata ...
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Lavoro autonomo non imprenditoriale
Stefano Giubboni
Il d.d.l. sul lavoro autonomo non imprenditoriale è animato – pur con i limiti che verranno segnalati – dalla apprezzabile volontà di compiere, attraverso [...] trenta per cento del
redditodilavoro) sia condizionata all’accredito di almeno tre mensilità di contribuzione nei dodici mesi categorie dilavoratori autonomi che agiscono in condizioni di maggiore debolezza e di vera e propria dipendenza economica ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] traggono origine da un rapporto dilavorodipendente.
Oltre alle famiglie, anche le società di capitali realizzano r. (influenzato dalle disposizioni relative all’imposta sul reddito delle società) sotto forma di utili non distribuiti. Soggetto al ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] delle imposte sui redditi, t.u.i.r.). Nella disciplina di tali imposte non è prevista una definizione generale direddito. Il presupposto un’assenza di imposizione. L’imputazione temporale dei r. dilavorodipendente segue il criterio di cassa con ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo [...] complementare sul reddito. Vengono inoltre istituite una imposta straordinaria sui maggiori utili dipendenti dallo stato di guerra, mobilitati quasi quattro milioni dilavoratori e quasi un milione e un quarto dilavoratrici. Il 1° marzo 1943 ...
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Povertà
Pasquale Lucio Scandizzo
Marco Zupi
(App. V, iv, p. 226)
Il concetto di povertà
La p. è un concetto allo stesso tempo intuitivo e ambiguo. Esso dipende dalla società cui si fa riferimento, [...] più poveri i nuclei numerosi - ma anche le famiglie composte da una sola persona - e sono più povere le famiglie con redditodilavorodipendente. In questa ripartizione, l'incidenza della p. ha raggiunto il 23,5% tra le famiglie e il 26% tra gli ...
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WELFARE STATE
Domenico Da Empoli
L'espressione w.s. (in italiano "stato di benessere") entrò nell'uso in Gran Bretagna negli anni della seconda guerra mondiale, a indicare l'insieme delle condizioni [...] medie sono, infatti, quelle che hanno i redditi più ''visibili'', in quanto prevalentemente dilavorodipendente e, dopo un certo livello, anche di natura immobiliare. Ne consegue che, dato il tipo di progressività adottato in paesi come l'Italia, il ...
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GRAN BRETAGNA (XVII, p. 667; App. I, p. 685; II, 1, p. 1076)
Lucio GAMBI
Ornella FRANCISCI OSTI
Giovanni MAGNIFICO
BRETAGNA Ad integrazione delle notizie di carattere statistico, economico-finanziario [...] (nel 1951 e nel 1955 il numero dei posti dilavoro vacanti ammontava al doppio dei disoccupati registrati presso gli Uffici del lavoro) ha permesso ai redditi da lavorodipendentedi migliorare la propria posizione relativamente alle altre componenti ...
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reddito
rèddito s. m. [dal lat. reddĭtum, part. pass. neutro di reddĕre «rendere»]. – 1. L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale: un lavoro che dà un buon r.,...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...