DOLCI, Alessandro Virginio
Alessandra Di Marco
Nacque a Bergamo il 24 maggio 1890 da Giuseppe e Teresa Mazza. Entrò a sedici anni all'istituto musicale "Donizetti" della città natale, dove fu ammesso [...] rappresentazioni che registrarono un successo trionfale sia per l'interesse intrinseco dell'opera, fondata su uno stile vocale di recitativo-declamato, sia per la direzione, sia per la bravura degli interpreti: il mezzo soprano L. del Lungo (Stella ...
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Hurt, William
Simone Emiliani
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Washington il 20 marzo 1950. Di formazione teatrale, la sua recitazione da un lato segue un'impostazione classica [...] 1986.
Si iscrisse inizialmente alla facoltà di Teologia di Boston che in seguito abbandonò per frequentare i corsi di recitazione alla Tuft University di Medford, nel Massachusetts, e alla Julliard School di New York. Dalla metà degli anni Settanta ...
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Krauss, Werner
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Gestungshausen (Coburg) il 23 giugno 1884 e morto a Vienna il 20 ottobre 1959. Fu uno dei protagonisti del cinema muto [...] di Der Student von Prag (1926; Lo studente di Praga) di Henrik Galeen. Con l'avvento del sonoro, il suo stile recitativo, adatto al muto, tese a scadere sempre più nell'enfasi, ed egli si dedicò soprattutto a magniloquenti film storici come Napoleon ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] e frequentò per due anni l'università, seguendo corsi di filosofia e psicologia. In quel periodo diede sfogo all'impulso recitativo e al forte senso del teatro facendo il clown in un circo e dedicandosi agli spettacoli di marionette. Una vocazione ...
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Durano, Giustino
Nicoletta Ballati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Brindisi il 5 maggio 1923 e morto a Roma il 18 febbraio 2002. Esuberante, eccentrico, dotato di insolita espressività e mimica, [...] ruolo dello zio del protagonista, Guido Orefice (Roberto Benigni), riaffermando ancora una volta il suo talento con uno stile recitativo concitato e fortemente mimico, che ben si addice all'atmosfera surreale e fiabesca della prima parte del film. ...
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Morelli, Rina (propr. Elvira)
Cecilia Causin
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Napoli il 24 novembre 1908 e morta a Roma il 17 luglio 1976. La recitazione, misurata e vibrante, e la voce singolare [...] e in produzioni minori, ricoprì quasi sempre il ruolo della madre o della moglie mettendo a punto uno stile recitativo personale e veristico che divenne elemento distintivo dei personaggi da lei interpretati. Se si escludono le partecipazioni in Il ...
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Attrice teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 27 giugno 1955 da padre algerino e da madre tedesca. Si è imposta giovanissima sia sul palcoscenico - nel 1972 è entrata a far parte della [...] qualitativo.
L'attrice ha rappresentato, presso il pubblico e la stampa francese, un nuovo modello divistico. Il suo stile recitativo ha espresso in alcuni ruoli una forte passionalità, in altri ha cristallizzato dentro un corpo rigido i tortuosi e ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] del Rudens; abolizione cui però P. fa corrispondere un uso assai esteso, in luogo dei tradizionali metri della recitazione (trimetri giambici e tetrametri trocaici), di metri di tutte le varietà, compresi metri originariamente lirici. Nella metrica P ...
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Sydow, Max von (propr. Carl Adolf)
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Lund il 10 aprile 1929. Uno degli attori feticcio di Ingmar Bergman negli anni Cinquanta e Sessanta, [...] dei ruoli tormentati e misteriosi che Bergman gli aveva offerto, e privilegiando, con il trascorrere del tempo, una recitazione misurata ed essenziale, quasi ridotta a pura presenza scenica. È divenuto una figura familiare soprattutto nei thriller e ...
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Smoktunovskij, Innokentij Michajlovič
Daniele Dottorini
Attore teatrale e cinematografico russo, nato a Tat′janovka (Tomsk, Siberia) il 28 marzo 1925 e morto a Mosca il 3 agosto 1994. Più di ogni altro [...] nell'analizzare il suo ruolo nella società sovietica contemporanea. Nel corso degli anni, S. affinò la sua tecnica recitativa, dando vita a personaggi sofferti e interiormente combattuti, la cui espressività si evidenzia più per sottrazione che per ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.