GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] coro e pianoforte (1962); Tre poesie di S. Quasimodo, per voce e pianoforte (1964); Canti di Majakovskij, per voce recitante, soprano e 23 strumenti (1970); Lied senza parole, per soprano e pianoforte (1979); Variazioni su un verso di Michelangelo ...
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LANCIANI, Flavio Carlo
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma nel 1661 da una famiglia di copisti di musica professionisti.
Il padre del L., Tarquinio (nato intorno al 1632, e morto a Roma il 12 genn. 1716), [...] in una sola parte, tranne due che sono strofiche; in pochi casi le arie sono frammezzate da alcune battute di recitativo (per esempio "Occhi miei" o "Miei fedeli, all'armi"); altre presentano repentini cambiamenti di tempo all'interno, come l'aria ...
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MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] ambientata fra i contrabbandieri polacchi negli anni Venti, può essere considerato una specie di testamento spirituale.
Lo stile recitativo privo di sfumature, scene e costumi da operetta, zoom sbrigativi, rimandano, in certo modo, alle origini del ...
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BIANCHI, Francesco
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona (secondo il Lancetti, l'unico biografo che ci abbia lasciato qualche notizia sui primi anni di vita) poco dopo il 1750 da famiglia [...] episodi di una certa consistenza e non le solite interiezioni esornative, come era abitudine nello stile napoletano. Il recitativo con strumenti, quantitativamente di gran lunga inferiore al secco, siincontra non di rado. In conclusione, il B., pur ...
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GUADAGNI, Gaetano
Andrea Pini
Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse note cantanti. Sappiamo comunque [...] in tutta Europa non soltanto per le eccellenti qualità vocali, ma anche per lo stile contenuto e per il modo di recitare, sempre aderente al carattere dei vari personaggi interpretati.
Si recò quindi a Vienna, dove nel 1762 esordì come Orazio ne Il ...
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HAYM (Aim, Aimo, Higham, Hyam), Nicola (Nicolò) Francesco
Antonio Rostagno
Nacque a Roma il 6 luglio 1678 da Sebastiano ed Elena in una famiglia di musicisti d'origine tedesca o austriaca.
Si ha notizia [...] di A. Scarlatti (1694). Nella Camilla l'H. mantenne l'ouverture e tutte le arie originali di Bononcini, componendo i nuovi recitativi in inglese, le musiche per le danze e aggiungendo 4 arie; nel Pyrrhus invece compose l'ouverture, le danze e 21 ...
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CAPROLI (Caprioli, Capreoli, Caproni), Carlo, detto Carlo o Carluccio del Violino
Raoul Meloncelli
Nato probabilmente a Roma verso il 1615, non si hanno molte notizie sulla sua attività giovanile. Che [...] e da una fluida linearità melodica, messa in evidenza, in molte composizioni, dal sempre più frequente distacco tra aria e recitativo.Apprezzato musicista fu pure il fratello Iacopo, autore anch'egli di cantate e altre composizioni vocali. Alcune sue ...
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MANNI, Agostino
Daniele Valentino Filippi
Nacque nel 1547 a Cantiano, allora Ducato d'Urbino, da Camillo e Caterina Conciola. Compiuti gli studi giuridici a Perugia, per intraprendere la carriera di [...] nella produzione poetica del M. è la Rappresentatione di Anima et di Corpo, uno dei primissimi drammi "posti in musica per recitar cantando", che fu musicata da Emilio de' Cavalieri e andò in scena più volte nel febbraio 1600 presso l'oratorio di S ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Battista
Antonio Rostagno
Non si hanno documenti circa la nascita, correntemente datata 1708 a Milano, né notizie certe sulla famiglia; forse il padre Virgilio fu compositore. La [...] aria di Erminia ("Pastorelle felici voi siete / Ma che tu feci, ingrato", atto I, scena 11), o la doppia aria notturna con recitativo accompagnato di Lena ("Dove vada io non lo so / Ohimè, che cosa ho fatto! / Ah, mi pare di sentire", atto II, scena ...
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BUTI, Francesco
Ariella Lanfranchi
Nacque a Narni, figlio di Giovanni Battista, nel 1604 (come sostengono il Cametti e il Ghislanzoni in base a documenti inediti, mentre la maggior parte degli studiosi [...] metri differenti, atte ad accogliere le note di melodie facili e scorrevoli che riuscivano ad avere quasi il sopravvento sui recitativi, sempre più rari, e sulla poesia in genere, ormai avviata a divenire mero pretesto per l'intervento della musica ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.