GABRIELLI (Gabrieli), Domenico
Rossella Pelagalli
Nato a Bologna il 19 ott. 1659, è anche conosciuto con l'appellativo di "Minghin [Minghino, Domenichino] dal viulunzaal", soprannome riferito alle speciali [...] noto presso i contemporanei come autore di melodrammi, il G. ne evidenziò con successo l'elemento drammatico introducendo un recitativo ad andamento arioso, più morbido rispetto a quello secco, e ricorrendo inoltre al già menzionato impiego di arie ...
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CASTAGNOLI, Achille
Renzo Paci
Sarebbe nato a Cervia nel 1810 (secondo altri, a Lugo o a Ferrara nel 1811) da Antonio, colonnello della guardia civica riminese, che, divenuto in seguito armatore, andò [...] dei pezzi concertati a due voci, riservando le arie ai soli momenti di grande tensione emotiva e valorizzando invece il recitativo per ridare spazio, accanto alla musica e al canto, alla poesia e all'azione tragica: il Mazzoni lo annovera infatti ...
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GATTI, Luigi Maria Baldassarre
Maria Carmela Di cesare
Nacque a Lazise, sulla sponda veronese del lago di Garda, l'11 giugno 1740. Non si hanno notizie sulla sua educazione musicale mentre, da un documento [...] ); Cantata per il giorno dell'Epifania (autogr. a Firenze, Cons. L. Cherubini); Cantata per soprano e orchestra, con recitativo e aria Ah se a me fosse concesso (Mantova, Accademia Virgiliana di scienze, lettere ed arti); Christus Verurtheilet, a 4 ...
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GIACOBBI, Girolamo (Hieronimus Iacobus o Iacobbi)
Marta Aceto
Nacque a Bologna il 10 ag. 1567 da Bartolomeo e Virginia Accarisi. Di modeste condizioni, entrò fanciullo nel gruppo dei chierici della basilica [...] unica partitura sopravvissuta della sua produzione melodrammatica, il G. mostra di aver fatti propri i canoni stilistici del "Recitar cantando" fiorentino. L'opera, nella quale si colgono interessanti affinità testuali e musicali con l'Euridice (1608 ...
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PIOVENE, Agostino Gaetano
Francesco Giuntini
PIOVENE, Agostino Gaetano. – Nacque a Venezia il 17 ottobre 1671, figlio primogenito del conte Coriolano e di Cecilia Soranzo.
Scarse sono le notizie sulla [...] . Ma la novità principale consiste nella rappresentazione della morte di Agrippina: la vittima conclude l’opera con un semplice recitativo prima di venir uccisa in scena dai sicari di Nerone.
Con il carnevale 1721, che vide Piovene impegnato anche ...
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MANCINI, Giovanni Battista (Giambattista)
Angela Romagnoli
Nacque ad Ascoli Piceno il 1( genn. 1714. Dopo aver subito l'evirazione, a 12 anni fu mandato a Napoli a studiare professionalmente la musica [...] è molto diversa da quella di Tosi, ancora basata sulle mutazioni di Guido d'Arezzo; la distinzione del recitativo in tre stili diversi (camera - chiesa - teatro) non viene riproposta; il sistema di ornamentazione è orientato diversamente rispetto ...
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GNECCHI RUSCONE, Vittorio
Maria Paola Scaccetti
Nacque a Milano il 17 luglio 1876 da Francesco, insigne numismatico, e da Isabella Bozzotti. Discendente da una famiglia agiata, compì studi classici [...] 1934, fu eseguita la sua nuova composizione Cantata biblica, tre preludi e tre parti per canto e pianoforte con recitativo in latino, dedicata ad Adalberto di Savoia (Milano 1939). A Salisburgo lo G. dedicò la Missa Salisburgensis (soprano, baritono ...
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LA ROTELLA, Pasquale
Alberto Fassone
Nato il 26 febbr. 1880 a Bitonto da Vito e da Bibiana Ambrosi, fu ammesso all'età di otto anni al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove studiò flauto [...] il limite estetico dell'opera. Nell'opera prevale un declamato melodico continuo che rievoca ancora una volta il "recitativo lirico" pucciniano, un mezzo espressivo che il L. pone al servizio di una concezione drammaturgica prettamente verista. La ...
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Stroheim, Erich von (propr. Stroheim, Erich Oswald)
Grazia Paganelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 22 settembre 1885 e morto [...] Boulevard (1950; Viale del tramonto) di Billy Wilder, e definendo nell'immaginario cinematografico un modello recitativo dai caratteri di glacialità, fredda e maniacale ossessione, perversa ambiguità e barocca cerimonialità, inconfondibile come la ...
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DONZELLI, Domenico
Maurizio Modugno
Nacque a Bergamo il 2 febbr. 1790, da Antonio e Maria Siboldi. Manifestò presto singolari doti vocali e musicali, tanto che a tredici anni cantava già da soprano [...] invece riferisce nella biografia belliniana: "La Pasta, indisposta, calava di quasi un quarto di tono, guastando l'effetto del suo recitativo di sortita e della cavatina; il Donzelli anche lui, come per forza epidemica, calava di tono. E, insieme co ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.