ISORELLI, Dorisio (Doritio, Duritio, Odorisio)
Rossella Pelagalli
Nato a Parma intorno al 1544, non si hanno notizie dei primi anni di vita, né della sua formazione artistica. Si sa solo che si fece [...] , seco se ne congratulò"; viene altresì evidenziato che "fu questa rappresentazione la prima che fosse fatta in Roma in stile recitativo, e di indi in poi cominciò con universale applauso negli oratorij a frequentarsi il detto stile" (Alaleona, p. 64 ...
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DE DOMINICI, Giampaolo
Alessandra Pezzotti
Nacque a Napoli il 16 genn. 1680, figlio dei pittore Raimondo, meglio conosciuto come il Maltese, e di Camilla Tartaglione; il fratello Bemardo, autore delle [...] quale un'opera comica doveva essere breve ed avere una trama complicata; inoltre, sempre secondo il suo parere, il recitativo non avrebbe dovuto essere ridotto al minimo per lasciare, di conseguenza, un più ampio spazio all'aria.
In una miscellanea ...
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Edwards, Blake (propr. McEdwards, William Blake)
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Tulsa (Oklahoma) il 26 luglio 1922. Figura [...] esibita teatralità è una sagace riflessione sul tema del doppio e dell'ambiguità, degna di Ernst Lubitsch. Affidandosi all'estro recitativo di Julie Andrews che, in virtù di una certa grazia innata, conferisce al personaggio i segni dell'androgino, E ...
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BENUCCI, Francesco
Ada Zapperi
Nacque a Firenze verso il 1745; studiò canto e nel 1769 debuttò come basso buffo forse a Pistoia. Notizie più sicure sulla sua carriera si hanno però solo a partire dal [...] andrai", vero pezzo forte del B., fu eseguita, a quel che pare, anche separatamente in concerto, preceduta da un recitativo scritto appositamente da Mozart e sempre su testo di Da Ponte.
La collaborazione del cantante con Mozart si protrasse ancora ...
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DALL'OGLIO, Domenico
Dario Ascarelli
Nacque a Padova probabilmente intorno ai primissimi anni del secolo XVIII.
"… Benchè nel suo fisico debole malaticcio avesse tarda l'educazione, nulla meno rinvigoritosi [...] a Dresda sono andate disperse durante l'ultimo conflitto mondiale.
Della musica vocale composta dal D. ci rimane notizia del recitativo E soffrirò che sia, si barbara mercede da inserirsi nell'opera Didone abbandonata di B. Galuppi e dell'aria ...
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GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...] Fugato, Voce di notte lunare, Scherzo in si bemolle, Fuga in sol min. (per violino); Andante (violino e pianoforte); Recitativo e romanza (contrabbasso o violoncello all'unisono); Fuga (per tre trombe e pianoforte); Preludio e fuga in si minore (oboe ...
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LOGROSCINO, Nicola
Rosa Leonetti
Nacque a Bitonto, presso Bari, da Nicola e da Teresa Santone e fu battezzato il 22 ott. 1698 con i nomi di Bonifacio Nicola nella parrocchia di S. Egidio Abate. Molto [...] " presenti nel testo nei punti nevralgici, così da creare una fusione a volte perfetta tra parole e musica. Nell'unico recitativo accompagnato dell'opera, affidato a Tarquinia, il L. fornisce una delle sue prove più convincenti, confrontandosi con la ...
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Testimonianze - Greta Garbo
Francesca Sanvitale
Greta Garbo
A Greta Lovisa Gustafsson, giovane orfana e povera commessa di sedici anni nei magazzini PUB di Stoccolma, la vita offrì la prima opportunità [...] del volto immobile, ci convince subito di un'espressività che niente ha a che vedere con un'epoca di forte calco recitativo; un calco che viene ribaltato e, nel confronto, annienta le altre attrici del film. Lei dimostra che tutto quello che c ...
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CAVOS, Catterino (Caterino)
Claudio Casini
Figlio d'arte, nacque a Venezia il 30 ottobre del 1775.
Il padre Alberto fu attivo a Venezia dal 1775 come ballerino al teatro San Moisè, quindi come coreografo [...] della novità. L'opera di Glinka era profondamente differente da quella del C., in quanto vi era abbandonata la recitazione per il recitativo, e vi si ristabiliva la conclusione tragica in luogo del lieto fine.
Gli ultimi lavori del C. ricalcarono i ...
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MARCHISIO
Saverio Lamacchia
Famiglia di musicisti piemontesi, originaria di Buttigliera d'Asti, trasferitasi a Torino.
Antonino nacque a Buttigliera d'Asti il 19 febbr. 1817, figlio di Pierantonio, [...] di Barbara e il metallo brunito degli affondi nel registro grave potevano far scoppiare un'ovazione anche su un mero recitativo, come nell'accompagnato che precede la cavatina di Arsace nella Semiramide, alle parole "di Belo il tempio".
Nel 1858 le ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.