Redford, Robert (propr. Charles Robert Jr)
Giuliana Muscio
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Santa Monica (California) il 18 agosto 1937. Uno degli ultimi divi hollywoodiani, ha rivelato [...] . Dopo aver debuttato a Broadway in un ruolo minore in Tall story (1959) di Howard Lindsay e Russell Crouse, pur continuando a recitare in teatro (Sunday in New York di G. Kanin, e Barefoot in the park di N. Simon, diretto da Mike Nichols), iniziò ...
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Hell's Hinges
Paolo Cherchi Usai
(USA 1916, colorato, 74m a 16 fps); regia: Charles Swickard, William S. Hart; produzione: New York Motion Picture Corporation/Kay-Bee; sceneggiatura: C. Gardner Sullivan; [...] mandato controvoglia nel remoto villaggio di Hell's Hinges pagherà con la vita la propria incertezza spirituale. Lo stile recitativo di Hart riflette la sua filosofia dell'esistenza: il suo gesto è teatrale, e obbedisce a poche variazioni di ...
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Edwards, Blake (propr. McEdwards, William Blake)
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Tulsa (Oklahoma) il 26 luglio 1922. Figura [...] esibita teatralità è una sagace riflessione sul tema del doppio e dell'ambiguità, degna di Ernst Lubitsch. Affidandosi all'estro recitativo di Julie Andrews che, in virtù di una certa grazia innata, conferisce al personaggio i segni dell'androgino, E ...
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Testimonianze - Greta Garbo
Francesca Sanvitale
Greta Garbo
A Greta Lovisa Gustafsson, giovane orfana e povera commessa di sedici anni nei magazzini PUB di Stoccolma, la vita offrì la prima opportunità [...] del volto immobile, ci convince subito di un'espressività che niente ha a che vedere con un'epoca di forte calco recitativo; un calco che viene ribaltato e, nel confronto, annienta le altre attrici del film. Lei dimostra che tutto quello che c ...
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Stroheim, Erich von (propr. Stroheim, Erich Oswald)
Grazia Paganelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 22 settembre 1885 e morto [...] Boulevard (1950; Viale del tramonto) di Billy Wilder, e definendo nell'immaginario cinematografico un modello recitativo dai caratteri di glacialità, fredda e maniacale ossessione, perversa ambiguità e barocca cerimonialità, inconfondibile come la ...
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MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] ambientata fra i contrabbandieri polacchi negli anni Venti, può essere considerato una specie di testamento spirituale.
Lo stile recitativo privo di sfumature, scene e costumi da operetta, zoom sbrigativi, rimandano, in certo modo, alle origini del ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] ballerini, con i quali mette in scena opere drammaturgiche realizzate nel completo rispetto del testo, con una qualità di recitazione del tutto originale e una grande attenzione alla dimensione visiva, ma operando alcuni innesti di danza che appaiono ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.