DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] , ad esempio, ad un più libero uso della dissonanza; l'"eccellenza de' moderni" non si esprime solo nelle "monodie" e nello "stile recitativo": il D. parla anche di "concertini a due, a tre, a quattro, e bene spesso anche di cori a più voci, e fin ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] , Il romanzo teatrale di C. G., in Paragone, XXXIII (1982), 386, pp. 18-43; J. Joly, La "Turandot" de C. G.: récit, fantasmes, allegorie, in Les voies de la creation théâtrale, VIII, Recherches sur les textes dramatiques et les spectacles du XVe au ...
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FINETTI, Giacomo
Rossella Pelagalli
Nato ad Ancona negli ultimi decenni del secolo XVI, si ignora quale sia stata la sua educazione musicale; si sa solo che, avviato al sacerdozio, ricoprì dal 1605 [...] recato al nuovo stile, del quale segni evidenti rimangono la separazione tra sezioni in tempo temario e declamante recitativo, nonché il frequente ricorso a refrain in forma di rondò (soluzione, quest'ultima, sostanzialmente affine ai modelli offerti ...
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GATTI, Theobaldo di (Teobaldo di G., Théobalde, Teobaldi)
Elisabetta Di Pietrantonio
Nacque a Firenze attorno al 1650. Tutte le più antiche fonti, tra le quali É. Titon du Tillet (nel suo Parnasse françois, [...] melodica, mentre la tendenza verso toni patetici si fa più pronunciata. Da un punto di vista strettamente compositivo, il recitativo diventa declamazione appassionata, l'armonia più modulante e ricca di contrasti, con l'uso di settime e none senza ...
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BERTI, Giovanni Pietro
Oscar Mischiati
Attivo a Venezia nella prima metà del sec. XVII come organista e compositore. Era già da non breve tempo cantore (con ruolo di tenore) nella cappella musicale [...] del B. è interessante: il carattere melodico dell'arioso è sensibilmente sviluppato e chiaramente contraddistinto dal declamato del recitativo; pur mancando la soluzione di continuità tra i due momenti, il trapasso da questo a quello è sempre ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] fa pensare a certi momenti dell'arte di Pizzetti" (Orselli, p. 207). I recitativi sono più spesso dei declamati, qualcosa, cioè, che sta tra il recitativo "secco" e la melodia, ma la tendenza a una partecipazione più espressivamente puntualizzata del ...
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DALLA VIOLA (della Viola, della Viuola, de la Viola, Viola)
Nicola Balata
Famiglia ferrarese di violisti e compositori, fu attiva probabilmente dalla fine del sec. XV al 1570 circa, al servizio della [...] dio Pan, alla quale risponde il coro; è documento ritenuto di grande interesse in quanto vi è riconoscibile un esempio di recitativo accompagnato; non si può tuttavia escludere che in questa forma Alfonso avesse avuto già dei precedenti. Il canto del ...
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MANFROCE, Nicola Antonio
Angelo Rusconi
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 20 febbr. 1791 da Domenico, maestro di cappella, e da Carmela Repillo. Nel 1804 entrò nel conservatorio della Pietà dei Turchini [...] M. con mezzi stilistici e formali innovativi, a partire dall'intensa ouverture. Anziché aderire al tradizionale schema recitativo-aria, egli mescola le tipologie e, secondo l'uso francese, realizza strutture complesse, che connettono pezzi solistici ...
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CACCIACONTI, Ascanio, detto lo Strafalcione
Roberto Alonge
Di professione ottonaio, fu accolto nel 1534 nella Congrega dei Rozzi di Siena, il celebre sodalizio di artigiani autodidatti costituito nel [...] di un amore pastorale tanto proclamato quanto facilmente svanito; denuncia la volontà di recitare la sua commedia e tenta di sottrarre spazio recitativo al pastore. Beccafonghi e Pelagrilli devono riferire a Lucio una comunicazione della ninfa ...
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LEARDINI, Alessandro
Paolo Peretti
Nacque a Urbino o nel territorio dell'antico Ducato (nelle fonti è detto infatti "urbinate") entro il primo decennio del XVII secolo.
Nulla si sa della prima formazione [...] con una ventina di personaggi cantanti. La natura di opera di corte d'occasione è dichiarata da un lungo recitativo iniziale, dove sono evidenti encomiastici parallelismi tra la coppia mitologica e quella ducale. La struttura formale del melodramma ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.