Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] suoi contemporanei, oppose, specie nell'Arminio e nel Solimano, la cura dell'orchestra e delle vicende sceniche, la vigoria del recitativo, la rappresentazione di stati d'animo e la descrizione di ambienti e scene. Ma il suo talento non seppe trovare ...
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Williams, Robin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 21 luglio 1951. Nel 1998 ha ottenuto l'Oscar come miglior attore non protagonista per il film Good Will Hunting [...] particolare comicità, costruita sul linguaggio del corpo, ricca di sfumature e di tratti malinconici e infantili. Il suo stile recitativo si è rivelato originale e basato sull'eccesso verbale, pronto però a ripiegare su toni più sommessi, come nei ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] commedia musicale, riveste un particolare significato storico poiché forse per la prima volta vi compare la netta distinzione tra recitativo e aria, e vi predomina un vivace e scorrevole ritmo verbale favorito dall'uso del dialetto, la cui efficacia ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] i periodi sono più tormentati e più protesi alla ricerca di una espressività più intensa, e, soprattutto, la rigida distinzione fra recitativo e aria comincia a dar luogo a una forma, il declamato arioso, che, non nuovo storicamente, trovò nel B. il ...
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Andrews, Julie
Francesco Costa
Nome d'arte di Julia Elizabeth Wells, attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Walton-on-Thames (Surrey) il 1° ottobre 1935. Ricca di una vivacità travolgente [...] per poter lavorare, deve fingere di essere un conte gay polacco che si esibisce in abiti femminili. Diretta ancora da Edwards, ha recitato dapprima in The man who loved women (1983; I miei problemi con le donne) in cui è la psicoanalista Marianna che ...
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ALBERTINI, Gioacchino
Alfredo Bonaccorsi
Compositore, nato a Pesaro il 30 nov. 1748. Autore di numerose opere teatrali applaudite specialmente a Roma e in Polonia, dove si recò da giovane (nel 1777 [...] 1803, l'A. ebbe in dono 200 zecchini dal principe Poniatowski. Altre sue composizioni si conservano manoscritte: Bell'idol mio,recitativo e rondò; La mia sposa,cavatina, per soprano, 2 violini, viola, basso, flauti, con corni (Berlino, Deutsche ...
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BONINI, Luca (in religione Severo)
Leila Galleni
Nacque a Firenze nel 1582 da Giovanni Battista e da Alessandra Pistelli. Fu accolto decenne fra i monaci di Vallombrosa, di cui prese rabito il 3 dic. [...] data 8 nov. 1613, il suo Lamento d'Arianna,cavato dalla tragedia del signor Ottavio Rinuccini... posto in musica in stile recitativo (stampato a Venezia nel 1613 da B. Magni) a Marc'Antonio e Orazio Magalotti, due nobili fiorentini nella cui casa era ...
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BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] il Bragaglia, un "opuscolo accademico sulla bandierata, in versi latini" e un "Ludus qui vulgas dicitur la Cannafiendola", dissertazioni recitate in data non precisabile al cospetto degli Infecondi.
Ma non a queste opere è legata la fama sette e ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] per il ruolo del sacerdote in La mort en ce jardin (1956; La selva dei dannati). Negli anni successivi P. avrebbe recitato in altri cinque film del regista spagnolo, tra i quali Le journal d'une femme de chambre (1963; Diario di una cameriera ...
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Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] le possibilità meccaniche della voce umana, e in più mirava a nobilitare l'espressione, sia nel canto spianato, sia nel recitativo. Sembra che mirasse a commuovere più che a meravigliare. Maestro all'Ospedale degli Incurabili a Venezia (1726-33), P ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.