MELOLOGO (dal gr. μέλος "melodia" e λόγος "parola")
Gastone ROSSI-DORIA
Con questo termine si designa in Italia un genere di composizione (cui altrove corrisponde, nelle varie forme linguistiche, l'impropria [...] e saggi d'uno stile prossimo a quello del melologo, nei quali la voce si spinge a una posizione intermedia tra la recitazione e il canto, presso J. Křička (Jaro Pacholátko). Impropria è l'inclusione tra i melologhi, da alcuni tentata, di opere quali ...
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CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] episodio del dramma una forma musicale differente, scegliendola da un repertorio condiviso: contrappunto, invenzione, canone, aria, recitativo e così via. Nel progetto originario compariva anche una Monoritmica alla maniera di Lulu (atto I, scena ...
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MERULA, Tarquinio. – N
Marina Toffetti
acque a Busseto, presso Parma, il 25 nov. 1595, come risulta dal registro di battesimo (Crema) da Giovanni e da Ortensia Rinaldi. Busseto apparteneva alla diocesi [...] (cfr. ed. a cura di A. Patalas et al., Krakow 1997). Caratterizza l’intonazione del M. l’uso del recitativo sillabico e di pause sapientemente collocate per ottenere un senso di enfasi. Dedicata ai patrizi cremonesi Alessandro e Giovan Pietro Bonetti ...
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TRONSARELLI, Ottavio
Arnaldo Morelli
– Nacque a Roma intorno al 1586, ultimogenito di Antonio e di Chiara Diaz Radice.
Il padre, nato a Gallese (1527/1528 circa) da padre francese, visse fin dalla prima [...] dai precedenti modelli, soprattutto fiorentini, per la presenza di numerose «mezz’arie sparse nell’opera che rompono il tedio del recitativo» (così il compositore in fondo al sommario delle «arie e chori a varie voci» nella partitura a stampa).
Dato ...
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SBARRA, Francesco
Nicola Usula
– Nacque a Lucca il 18 febbraio 1611, primogenito di Filippo e di Ortensia Ciampanti (Pellegrini, 1914, p. 71).
Membro dell’Accademia lucchese degli Oscuri (con il motto [...] musicati da Valerio Guami nel 1636 per la funzione cittadina delle Tasche (il dialogo di Fortuna e Virtù, adespoto nelle Poesie da recitarsi in musica, Lucca 1636, cc. [C3]′r-[C4]′v; cfr. Pellegrini, 1914, p. 86), tuttavia non è nota la fonte di tale ...
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SABBATINI, Galeazzo
Gregorio Moppi
SABBATINI, Galeazzo. – Nacque nel 1597 a Pesaro da Carlo e da Caterina Ceccolina.
Ebbe tre fratelli: Francesco, Benedetto e Giulio Cesare, quest’ultimo sacerdote e [...] e intrattenimenti musicali di vario genere. Nel carnevale del 1634, per esempio, lavorò a una favola in stile recitativo sugli amori di Aurora per Cefalo: vi erano inseriti un balletto mitologico-allegorico e una giostra. Il musicista mantenne ...
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DRAGONETTI, Domenico Carlo Maria
Rodolfo Baroncini
Nacque a Venezia il 7 apr. 1763 da Pietro e da Caterina Calegari, come risulta da una copia del certificato battesimale conservata alla British Library [...] contribuito in qualche modo al nuovo trattamento del contrabbasso realizzato da Beethoven nello scherzo della Quinta sinfonia e nel recitativo della Nona.
Scarsissime sono le notizie riguardanti l'attività del D. tra il 1799 e il 1807. Nell'estate ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il nome di Camerata fiorentina, o Camerata de’Bardi, si indica un gruppo di letterati e di musicisti [...] forma d’accordo su un unico strumento a corde, come il liuto.
A queste tendenze generali, Jacopo Peri aggiunge il “recitar cantando”, che è una concezione della musica nata dalla volontà di ricreare la stessa mitica perfezione del rapporto tra parola ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jean-Baptiste Lully è nella musica francese ciò che il Re Sole è in politica: l’arbitro [...] . Fondato o meno che sia, l’episodio testimonia in modo significativo come i contemporanei sentissero vicine, sul piano della recitazione, tragedia e tragédie lyrique.
Dal ballet de cour Lully deriva, per la nuova opera francese, il gusto per lo ...
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PANDOLFI, Domenico
Fabrizio Longo
PANDOLFI (Pandolfi Mealli), Domenico (in religione Giovanni Antonio). – Secondogenito di Giovanni Battista Pandolfi e quartogenito di Verginia Bartalini, fu battezzato [...] da far pensare a un’unica dozzina poi distribuita in due libri. Spiccano gli andamenti lenti in stile recitativo; abbondano gli episodi di variazioni su basso ostinato (ciaccona diatonica e cromatica, romanesca, passacaglio). Si osservano peraltro i ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.