Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] al culto cristiano38: due basiliche parallele, suddivise ciascuna in tre lunghe navate e precedute da atrio, poste in reciproco contatto da alcuni ambienti, tra i quali trova posto un battistero39. I lavori per il completamento del vasto complesso ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] ottenne i risultati voluti, riuscì però a stipulare sotto l'egida imperiale dei patti di amicizia con i due Stati, comportanti l'obbligo reciproco di aiuto in caso di attacco da parte di potenze nemiche di Carlo V (3 giugno 1541 e 10 marzo 1542). Gli ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] , dopo la sconfitta di Massenzio; qui egli si sarebbe incontrato con l’Augusto d’Oriente, Licinio, per sancire il reciproco riconoscimento e la fine delle guerre civili20. Il conio, che riprende un’iconografia utilizzata già venticinque anni prima da ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] di contadini. È su organizzazioni di questo tipo che si basa di solito il reclutamento e la solidarietà reciproca degli attori rivoluzionari.Inoltre, ambienti quali villaggi contadini autonomi, regioni di frontiera e grandi concentrazioni urbane, in ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] generale, alla vittoria dell’oikonomia sull’akribia, ma, mentre in Socrate l’indulgenza viene da Cristo ed è legata al perdono reciproco dei peccatori, in Michele è la porpora – ovvero l’autorità imperiale – a coprire le colpe, e i peccatori non sono ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] partire dal primo Novecento cominciò un massiccio invio di vescovi settentrionali nelle diocesi meridionali, mentre pressoché mai avvenne il reciproco. Nel 1922 il 18% dei vescovi meridionali proveniva dal Nord (tutti nominati da Pio X), nel 1929 si ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] e quelle tracciate da La Civiltà Cattolica – si legge chiaramente il segno dei tempi e si coglie la misura del reale e reciproco avanzamento delle parti. In un’area ancora minima di intersezione e di pur limitato dialogo, Stato e Chiesa già da un ...
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Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] credeva, il risultato di un armonico consorzio sociale composto di individui liberi e uguali che, sulla base del reciproco rispetto, sarebbero pervenuti alla massima soddisfazione dei loro interessi.
E lo Stato, l'intervento pubblico? Almeno in una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il fascismo e la preparazione della guerra: tecnici e politici
Nicola Labanca
Economia armata
Nel 1938, quando ancora la Seconda guerra mondiale non era stata scatenata dai regimi fascisti, in Italia [...] l’unico caso, e nell’atmosfera del regime il condizionamento non andava solo dagli industriali allo Stato, bensì era reciproco:
La lunghezza dei tempi industriali si riflesse sul rinnovo del reggimento carri armati e sulla formazione di altri reparti ...
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COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] e l'impresa di Oriente. La campagna si era dunque conclusa in modo assolutamente negativo e aveva lasciato gli alleati reciprocamente diffidenti e quasi nemici.
Il C. rientrò a Civitavecchia a metà novembre. L'accoglienza del papa al suo ritorno non ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo e vicendevole tra due o anche più soggetti,...