Filologo e scrittore tedesco (Hanau, Assia, 1785 - Berlino 1863), fondatore della germanistica. Studiò diritto all'università di Marburg, apprendendo ben presto, anche a seguito dell'ammaestramento impartitogli [...] , prima testimonianza di quella collaborazione fra Jacob e il fratello Wilhelm Karl, che risultò ideale per il reciproco integrarsi delle due personalità, Jacob più rigoroso e più solerte, Wilhelm più poeticamente sensibile. Da tale collaborazione ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Oldenburg 1776 - Gottinga 1841). Pensatore che esercitò profondi influssi sulla scuola tedesca fino alla prima guerra mondiale, ricollegandosi direttamente a Kant considerò [...] e immutabili, i "reali". Questi, pur immutabili, sono, ognuno, un centro di relazioni molteplici, originate dall'accidentale incontrarsi reciproco. Possedendo però ogni reale delle qualità originarie che lo distinguono da tutti gli altri, il cozzare ...
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Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841); addottoratosi in medicina, fece il direttore di miniere. Fallito un suo tentativo di fondare a Pietroburgo un'accademia cristiana delle scienze, nel 1826 fu chiamato [...] realizza solo nella libera sottomissione dei sudditi al sovrano, investito d'autorità divina, e nel loro amore reciproco; alla Chiesa viene attribuita la funzione di mediare le lacerazioni provocate dalla rivoluzione industriale, tutelando i diritti ...
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Regista e produttore inglese, nato a South Shields (Tyne and Wear) il 30 novembre 1937. Ha frequentato il West Hartlepool College of Art e, in seguito, il Royal College of Art di Londra, dove si è diplomato [...] , la bellezza plastica, gli echi pittorici con cui nel film - tratto da una novella di J. Conrad - raccontava l'odio reciproco di due ufficiali napoleonici, indotti a sfidarsi a ogni incontro. Ed è proprio uno stile visivo molto personale che ha ...
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CAPPELLO, Benedetto
Laura Giannasi
Figlio di Marino di Giovanni, svolse la sua attività di uomo politico e di diplomatico veneziano nei primi decenni del secolo XV; tuttavia la sua biografia non può [...] , prima con la commissione (marzo) e poi (maggio) durante le trattative, perché firmasse una semplice assicurazione di reciproco aiuto in caso di invasione e minaccia ultramontana; non voleva, infatti, in alcun modo compromettere la posizione di ...
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Rabin, Yitzahak
Generale e politico israeliano (Gerusalemme 1922-Tel Aviv 1995). Nato in una famiglia di immigrati di origine russa, si diplomò presso la Scuola agraria di Kaduri a Kfar Tabor nel 1940. [...] le elezioni tornando alla guida del governo
1993
Firma con Y. ‛Arafat, una Dichiarazione di principi che implica il riconoscimento reciproco fra OLP e Israele
1994
Ottiene insieme ad ‛Arafat e a Peres il premio Nobel per la pace
1995
Viene ucciso ...
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COLONNA, Prospero
Franca Petrucci
Nacque a Lavinio (Roma) da Antonio principe di Salerno ed Imperiale di Stefano Colonna, più probabilmente che da Antonella Cantelmo, figlia del conte di Pepoli.
Sulla [...] contro l'Estouteville. Con questo patto essi si impegnarono a non servire se non tutti e tre insieme e si promisero aiuto reciproco.
Iniziata nel Regno la rivolta dei baroni, cui dette avvio l'insurrezione dell'Aquila il 17 ottobre, mentre il C. si ...
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PALMIERI, Mattia
Elena Valeri
PALMIERI, Mattia. – Nacque nel 1423 a Pisa da Giovanni; il nome della madre è ignoto. Probabilmente nei primi anni Quaranta si trasferì con la famiglia a Firenze.
Alla [...] , II, p. 383) e lo stesso Palmieri in una missiva a Lorenzo, da Roma il 23 luglio 1474, indugia sull’antico rapporto di reciproco rispetto e fiducia che lo legava ai Medici (ibid., pp. 383 s.).
Nel 1450 si trovava a Roma in occasione del giubileo ...
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Cotta, Sergio. - Filosofo italiano del diritto (Firenze 1920 – ivi 2007). Esponente di area cattolica della filosofia del diritto, vicino alla filosofia dell'esperienza di G. Capograssi, all'esistenzialismo [...] e obbligatorietà in quanto si conforma al valore della giustizia ontologica, che esige da tutti gli individui il reciproco riconoscimento della pari qualità di persona. La giustizia, in altri termini, è espressione di quello stesso bisogno di ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] e di autopropagazione nel tempo e nello spazio; problemi risolti con tale ricchezza di soluzioni, con un così mirabile adattamento reciproco di forme e di funzioni, che il D. non credeva di poter riferire a sole e semplici cause fisico-chimiche ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo e vicendevole tra due o anche più soggetti,...