In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] neutroni che sfuggono dalla zona centrale. Dato che il sodio opera apressione atmosferica, il recipienteapressione del r. non comporta particolari esigenze di resistenza apressione.
La possibilità pratica di realizzare un r. autofertilizzante fu ...
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Rapida reazione di ossidazione di una sostanza, detta combustibile, da parte di un agente ossidante, il comburente, accompagnata da un elevato sviluppo di calore e spesso di luce. Nella maggior parte [...] d’ignizione (per es., dopo immissione in recipientia pareti calde o mediante compressione adiabatica). L’accensione ’infiammabilità. Essi variano con la temperatura e con la pressione della miscela e sono anche influenzati dal campo di moto ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] produzione o in impianti vicini, collegati con condotte che trasportano il gas apressioni di 20-40 bar. In altri casi, invece, per il trasporto di refrigeranti a temperature decrescenti. L’i. liquido viene raccolto e trasportato in recipienti di tipo ...
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Composto chimico inorganico avente formula NH2−NH2, che si può formalmente considerare derivato da due molecole di ammoniaca per eliminazione di una molecola di idrogeno. Si presenta come un liquido incolore, [...] è solubile in acqua, con la quale forma un azeotropo che apressione ordinaria bolle a 120,1 °C (71,5% di i.). Si comporta generalmente e il trasporto dell’i. debbono essere usati recipienti di acciaio inossidabile o rivestiti di vetro. L’i ...
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Arnese di forma conica, terminante a cannello, usato per travasare liquidi in bottiglie o altri recipientia bocca stretta, o anche per filtrare.
Chimica
Nei laboratori chimici gli i. vengono impiegati [...] per travasare liquidi o polveri e per filtrare. Per la filtrazione apressione ordinaria si impiegano generalmente i. di vetro o di resina o di porcellana, sui quali si dispongono filtri di carta lisci o a pieghe. Gli i. possono essere di vario tipo, ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] recipienti di uso farmaceutico o cosmetico, talora con decorazioni a rilievo o incise alla ruota. Continuarono a essere attive antiche vetrerie in Renania, nella Gallia, a Bisanzio e, probabilmente, a , che a caldo e sotto pressione le incolla ...
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Pesticidi
Sergio Bettini e Angelo Sampaolo
di Sergio Bettini, Angelo Sampaolo
Pesticidi
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia. 3. Principali categorie di pesticidi. a) Composti inorganici. b) Derivati [...] sotto pressione) con funzione di propellenti. Le sostanze attive impiegate a tale scopo sono attualmente ridotte a un
Rischi d'intossicazione possono derivare anche dall'abbandono di recipienti e sacchi vuotati e da insufficienti cure nella pulizia ...
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In chimica, aggregato (detto anche miscuglio) di due o più sostanze (componenti della m.) mescolate tra loro, la cui composizione può variare in un intervallo ampio e nel quale ogni componente conserva [...] . azeotropica Miscuglio di due o più liquidi che a una data pressione bolle a temperatura costante, cioè ha il punto di ebollizione proprietà ossidanti; si usa nei laboratori per la pulizia dei recipienti di vetro, di porcellana ecc.
M. frigorifere (o ...
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Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] normale composizione dei fluidi intra- ed extracellulari e della pressione osmotica, oppure, come lo iodio, sono determinanti acuta si sono manifestati a seguito di assunzione di acqua conservata in recipienti galvanizzati. Ingestioni di zinco ...
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recipiente
recipiènte s. m. e agg. [dal lat. recipiens -entis, part. pres. di recipĕre «ricevere, accogliere» e quindi «contenere», der. di capĕre «prendere»]. – 1. s.m. Nome generico di ogni oggetto d’uso atto a ricevere e a contenere liquidi...
vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti di varie forme e di vario materiale,...