La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] loro confronto gli elettroni sono così leggeri che in questo caso possono essere ignorati). l barioni partecipano alle reazioninucleari e la loro densità è perciò in rapporto con le abbondanze degli elementi leggeri. La banda verticale del diagramma ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] parte del nucleo atomico, rappresenta la m. apparente del nucleone posto in un potenziale indipendente dall'energia: v. reazioninucleari: IV 760 c. ◆ [STF] [EMG] M. elettrica: locuz. usata nel passato per indicare una carica elettrica, nell'ambito ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] correntemente e impropr., ma non nell'ambito della fisica, lo stesso che e. nucleare, cioè l'e. che si libera in reazioninucleari esoenergetiche. ◆ [CHF] E. chimica: l'e. di legame tra atomi e tra molecole capaci di reagire chim. fra loro. ◆ [MCC] E ...
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nucleare
nucleare [agg. Der. di nucleo] [FTC] [FNC] Armi n., o bombe n.: ordigni per uso bellico, di straordinaria potenza distruttiva e capacità letale (considerando anche gli effetti radioattivi a [...] 610 d. ◆ [FNC] Reazione n.: le trasformazioni relative ai nuclei atomici che comportano un mutamento degli elementi chimici che vi partecipano, sia spontanee (per es., il decadimento radioattivo), sia provocate artificialmente: v. reazioninucleari. ...
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neutrone
neutróne [Der. di neutro con il suff. -one di elettrone] [FNC] Particella elettricamente neutra, di spin 1/2 e massa di poco superiore a quella del protone, insieme al quale è elemento costitutivo [...] ai più pesanti, come il torio e l'uranio. Negli anni successivi, in diversi laboratori furono scoperti molti altri tipi di reazioninucleari provocate da n., come, per es., i processi (n, 2n), (n, 3n), ecc. Partic. importante fu la scoperta fatta nel ...
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stella
stélla [Lat. stella] [ASF] Nome generico dei corpi celesti, di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme [...] di massa maggiore porterebbe alla formazione dei buchi neri), le quali, dopo aver esaurito l'energia prodotta dalle reazioninucleari che le alimentano e dopo aver subito il processo di esplosione che dà luogo al fenomeno delle supernovae, collassano ...
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materia
matèria [Lat. materia] [LSF] Nel signif. più generico, ciò che dà sostanza alle cose naturali e che si conserva indefinitamente, eventualmente trasformandosi e mutandosi in energia, secondo il [...] all'ipotesi di un mezzo uniforme con uguale concentrazione di neutroni e di protoni in assenza di interazioni coulombiane: v. reazioninucleari: IV 760 b. ◆ [ASF] M. oscura: l'insieme dei materiali nell'Universo che sono in condizioni diverse o sono ...
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Amedeo Balbi
La scoperta dei pianeti erranti
La ricerca di pianeti intorno ad altre stelle (o pianeti extrasolari) è uno dei filoni di studio più attivi nell’astrofisica contemporanea. Negli ultimi quindici [...] una stella, dal collasso gravitazionale di una nube di materiale, senza però aver raggiunto la massa necessaria a innescare le reazioninucleari. Un’altra possibilità è che essi si siano formati come gli altri pianeti, ovvero in un disco di materiale ...
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carbonio
carbònio [Der. del lat. carbo -onis "carbone"] [CHF] Elemento chimico di simb. C, numero atomico 6 e peso atomico 12.01, di cui sono noti due isotopi stabili naturali, con numero di massa 12 [...] carbonati o le eruzioni vulcaniche. ◆ [ASF] Ciclo del c.-azoto (CN), azoto-ossigeno (NO), c.-azoto-ossigeno (CNO): cicli di reazioninucleari (suggeriti da un'ipotesi di H. Bethe e C. von Weizsäcker, 1938-39) dai quali s'origina l'e-nergia irraggiata ...
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modello
modèllo [Der. del lat. modellus, dim. di modulus (→ modulo)] [FAF] (a) Costruzione che riproduce, di solito in scala ridotta, un sistema fisico, un impianto, una macchina, una zona della superficie [...] planetario, rigido, unificati, vibrazionale, rotazionale, per i quali v. modelli nucleari e modelli nucleari fenomenologici. ◆ [FNC] M. ottico per la diffusione elastica: v. reazioninucleari: IV 759 f. ◆ [PRB] M. per il filtraggio probabilistico: si ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo della cellula: la struttura n.; membrana...
neutrone
neutróne s. m. [der. di neutro, col suff. -one nel sign. 2]. – In fisica, particella elettricamente neutra, di spin 1/2 e massa di poco superiore a quella del protone, insieme al quale è elemento costitutivo dei nuclei atomici; può...