Principio di proporzionalita. Scelte sanzionatorie e sindacato di legittimita
Vittorio Manes
Principio di proporzionalitàScelte sanzionatorie e sindacato di legittimità
Il principio di proporzionalità [...] 291 bis del d.P.R. 23.1.1973, n. 43, Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, reato sanzionato con la multa stabilita in misura fissa congiunta alla reclusione da uno a cinque anni), quanto nell’ipotesi in cui ...
Leggi Tutto
In generale, l’ingresso e l’insediamento, in un paese o in una regione, di persone provenienti da altri paesi o regioni. Insieme con la corrispondente emigrazione rientra nel fenomeno più ampio delle migrazioni [...] seguito delle intervenute modifiche, l’art. 12 del d. legisl. 286/1998, ha previsto due autonome ipotesi di reato: a) il reato di favoreggiamento all’i. clandestina, destinato a colpire coloro che compiano atti diretti a procurare l’ingresso illegale ...
Leggi Tutto
Organismo plurisoggettivo composto da tre o più persone capace di realizzare un programma criminoso. Si caratterizza per un vincolo associativo tendenzialmente permanente, destinato a durare anche oltre [...] far parte del sodalizio e di partecipare, con contributo causale, alla realizzazione del programma criminale. Essendo un reato di pericolo, è sufficiente la costituzione dell’associazione ai fini della punibilità del delitto. L’elemento soggettivo è ...
Leggi Tutto
Mauro Palma
Carcere
«Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» (Costituzione italiana, art. 27)
La criticità del sistema [...] cui vengono rinchiusi sia coloro che sono in attesa di giudizio, sia coloro che debbono scontare la pena inflitta per il reato commesso. In senso tecnicamente più preciso, nel primo caso si può parlare propriamente di carcere, mentre il luogo dove è ...
Leggi Tutto
Misure di prevenzione: l'evoluzione della giurisprudenza
Raffaello Magi
Quello delle misure di prevenzione è – sul fronte interpretativo – definibile come un cantiere aperto, stretto tra la crescita [...] e a C. cost., 8.10.1996, n. 335.
7 Diversa l’ipotesi di esito del giudizio penale con estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Tale tipologia di pronunzia non determina alcun vincolo in sede di prevenzione, come ribadito, tra le altre, da ...
Leggi Tutto
Diritto
Diritto processuale civile
Genericamente, relazione che lega due cause distinte e può influenzare la disciplina del processo. Si usa distinguere tra c. soggettiva e c. oggettiva. La c. soggettiva [...] . 110 c.p.) o cooperazione (art. 113 c.p.) di persone nel reato, di concorso formale (art. 81, co. 1, c.p.), di reato continuato (art. 81, co. 2, c.p.) o nel caso in cui il reato è stato commesso per eseguirne od occultarne un altro.
La c. non opera ...
Leggi Tutto
MAFIA
Raffaele CIASCA
. Sotto il nome di mafia si comprendevano generalmente due cose alquanto diverse fra loro: un abito, un particolar modo di sentire che rendeva necessaria una certa linea di condotta [...] l'opinione mafiosa credeva si dovessero liquidare tra offeso e offensore. Di qui l'impossibilità d'acquistare le prove per reati commessi in pubblica strada, d'individuare autori di misfatti, a tutti, salvo che al magistrato, benissimo noti. Fino a ...
Leggi Tutto
PENITENZIARIO, SISTEMA (XXVI, p. 672)
Franco Mencarelli
Al momento della riforma del 1975 il s. p. italiano era sostanzialmente ancora quello configurato dal regolamento penitenziario del 1931, per quanto [...] del sistema in oggetto erano il reparto (ripartizione dei condannati, tenuto conto della recidiva, dell'indole del reato, del sesso, ecc.), l'isolamento notturno, l'osservazione, il trasferimento dei condannati più meritevoli negli stabilimenti di ...
Leggi Tutto
Diritto. - La composizione dei delitti è un istituto che ebbe una notevole importanza nella storia del diritto penale, e consiste nel pagamento d'una determinata indennità fatto dall'offensore all'offeso, [...] nove volte il valore del danno e che si compongono anche reati dai quali non sia derivato alcun danno materiale.
Quando i vigore il concetto romano che affida allo stato la punizione dei reati; con ciò si comincia a dare una sempre maggiore importanza ...
Leggi Tutto
Maria Beatrice Mirri
Abstract
In questa voce sono esaminate la corruzione in atti giudiziari e l’istigazione alla corruzione, tra le novità più rilevanti della riforma del 1990, mentre la l. n. 190/2012 [...] .-Musco, E., op. cit., 236; Seminara, S., op. cit., 784). Secondo la struttura dell’art. 319 ter, per la consumazione del reato è sufficiente che il soggetto attivo si faccia retribuire o accetti la promessa con lo scopo dell’ingiusto giudizio o dell ...
Leggi Tutto
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...