Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] giudice d'appello. Si elevarono lo sciopero e la serrata a reato, che comportava per i capi e i promotori pene anche detentive di cui quella padronale era in grado di imporre le proprie condizioni.
La Carta del lavoro è invece un documento ideologico ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] turbati da un intimo contrasto tra l'obbligo di fedeltà al proprio sovrano, ed il tormentoso pensiero che A. li conduceva a combattere il monotelismo, aveva posto sullo stesso piano dei reato di ribellione alla sua autorità sovrana il rifiuto d ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] Damaso ed erano comunque una setta scismatica in Roma, con propri vescovi. Damaso era stato investito dallo stesso Graziano di un’autorità di stabilire procedure certe per il giudizio sui reati comuni commessi dal clero; questo competeva all’autorità ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] amministrativa e il potere di comando militare, così concentrava nelle proprie mani il potere di promuovere l’adeguamento e lo sviluppo del punitiva, sotto il profilo delle singole figure di reato e dei modi di repressione risponde a fattori diversi ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] per parte sua, cova velleità di svolgere, a sua volta, una propria politica. Tant'è - rimarca il D. - che essa "procura che non è in questione l'entità del reato, ma la sua specificità di, appunto, reato comune; donde la competenza, nella teoria e ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] legge sarebbe stata comminata a coloro che avessero commesso reato «in templis fanisve publicis», si presupponeva, ancora fanatici e radicali come i conti Giovino e Gaudenzio che, proprio nel 399, imperversarono nella zona a nord del continente ...
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Visione anglicana di Costantino
Un’indagine storica
Richard Price
La storia della visione anglicana di Costantino – per essere precisi, le visioni anglicane di Costantino, in tutta la loro varietà – [...] : una tale palese empietà sarebbe stata ancora un reato criminale. Ciò che sostiene qui è che l’apparente , ma sulla quale gli storici moderni non cavillano. Fa però propria, troppo acriticamente, la presunzione di quasi tutti gli storici sino ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] datati quasi tutti tra il 329 e il 337, anche se forse proprio una delle leggi (Cod. Theod. XVI 8,1) potrebbe risalire già ebreo cristiano; l’illecito deve essere punito a seconda del reato commesso (Cod. Theod. XVI 8,5)28.
Possiamo rilevare ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] milites, che era chiamata, già in epoca normanna, a giudicare i propri 'pari'.
III, 36 (= III, XV), Mancipia fugitiva, quae constitutio perdono la vita e i loro averi, per qualsiasi altro reato che prevede la pena capitale chi è accusato o citato ...
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Lucio Caracciolo
Ripensare il mondo. Le provvisorie lezioni dell'11 settembre
11 settembre
Negli Stati Uniti quattro aerei di linea vengono dirottati da terroristi e portati a colpire, in una successione [...] a promuovere l'azione penale nei confronti dell'indiziato sulla base del proprio ordinamento. Lo Stato che si rifiuti di estradare l'indiziato di reati di terrorismo deve offrire adeguate garanzie di volersi effettivamente adoperare per giungere ...
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reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...
proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non d’altri: cosa p., di cui si ha la proprietà;...