Criminalità organizzata
Ernesto U. Savona
sommario: 1. Criminalità organizzata: concetti e definizioni. 2. Le organizzazioni criminali transnazionali. a) Cartelli colombiani. b) Organizzazioni criminali [...] . Alla fine riciclano i loro introiti e li reinvestono nell'economia legale. In questo caso reati diversi, appartenenti alla criminalità comune, economica e organizzata, sono collegati alla stessa organizzazione criminale e inseriti in un circuito ...
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DROGA
Augusto Palmonari e Pino Arlacchi
Droga
di Augusto Palmonari
Droghe, farmaci e medicamenti
Il termine droga ha ormai assunto un significato sinistro per l'opinione pubblica, che ogni giorno [...] della presa del potere da parte del Partito comunista, esistevano 20 milioni di consumatori regolari di oppio spaccio dell'eroina: tecniche di polizia per la repressione del reato e l'arresto degli spacciatori, Roma 1982 (dattiloscritto).
Ding, ...
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Criminalita
Marshall B. Clinard
di Marshall B. Clinard
Criminalità
sommario: 1. La criminologia: definizione e storia. 2. Differenti aspetti della criminologia in Europa e negli Stati Uniti. 3. Controllo [...] società. Le ricerche hanno mostrato la diffusione dei reati ‛legati alla professione' e da ‛colletto bianco', ma questi reati sono assai più difficili da catalogare dei reaticomuni. Le statistiche nazionali sulla criminalità registrano soltanto le ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] non era concepita come un'unità dottrinale. In Grecia era un reato l'empietà (asébeia), cioè la mancanza di rispetto per gli dei si erano legati a Cristo, si doveva cacciarli dalla comunità e affidarli "al giudizio secolare, perché fossero sterminati ...
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Etnometodologia
Pier Paolo Giglioli
Definizione del termine
Il termine 'etnometodologia' è stato coniato da un sociologo americano, Harold Garfinkel, per designare una teoria dell'azione sociale ispirata [...] un minorenne e le probabilità che egli commetta un reato, tendevano a trattare le infrazioni dei ragazzi che coordinata, è necessario non solo che gli attori ottemperino a norme comuni, ma anche che siano in grado di identificare nello stesso modo ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] causale, alla realizzazione del programma criminale. Essendo un reato di pericolo, è sufficiente la costituzione dell’a. ecc.) e di riproduzione.
Per a. si intende anche una comunità di esseri viventi di specie diverse, più o meno dipendenti gli uni ...
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tortura Strumento punitivo – quale accessorio per es. di una sentenza che alla privazione della vita aggiunga il modo atroce della sua esecuzione – o metodo cruento di accertare responsabilità penali, [...] applicazione dei mezzi di t. così come veniva applicata una procedura speciale, più severa di quella per i reaticomuni.
La dottrina se ne occupò largamente, sulla base principalmente dei testi del diritto romano, che furono peraltro liberamente ...
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Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] nero nelle vene e per questo non accusabili del reato di mescolamento razziale, colpa punibile con gravi sanzioni, la guerra civile nella ex Iugoslavia e lo sgretolamento dei regimi comunisti, come in Romania e in Bulgaria, dopo la caduta del ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] di comportamenti devianti. Quando un individuo commette un reato grave si va a scavare nella sua biografia per efficacia pragmatica - non ne potremmo fare a meno - il senso comune resta un sistema di credenze la cui validità non esce dai confini ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] reddito medio pro capite si accompagni un tasso preoccupante di reati contro la persona. Più in generale, nel panorama delle meccanismo, di mantenere, cioè, la violenza al di fuori della comunità. È, dunque, una funzione sacra, nel senso che solo ...
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reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...