BORGHESE, Pier Maria
Gaspare De Caro
Nacque a Siena, nel 1599 o nel 1600, da Curzio, legista, e da Silvia Saraceni.
Secondo il Luttazi il B. sarebbe nato in altra famiglia senese, quella dei Bargagli, [...] mera consuetudine curiale, con la quale si ricordava la protezione accordata al B. dal cardinale Scipione Borghese Caffarelli. In realtà non si ha alcuna conferma di questa versione e non è possibile stabilire su quali fondamenti nascesse quello che ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] di Napoli, con le caratteristiche di usi e feste a questi luoghi congiunti. Così la finzione mitica si nutre della realtà presente, di cui il poeta delle antiche favole si rivela limpido e affettuoso osservatore. Originale poema della vita familiare ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] molto»47. Nel marzo 1889, con un articolo sulla rivista liberale «La rassegna nazionale», intitolato Roma, l’Italia e la realtà delle cose, l’abate Tosti tornerà a invitare la Santa Sede a chiudere il tempo delle proteste sterili e accettare quello ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] come il governo che era uscito dalla crisi, di centro-sinistra nella forma dell’alleanza, ma centrista nel programma, fosse in realtà il solo possibile poiché se non ci si fosse piegati a quella scelta, l’alternativa avrebbe posto il paese di fronte ...
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CILLI, Alessandro
Angiolo Danti
Nato a Pistoia intorno al 1565, fu ordinato sacerdote in data imprecisabile. Nel 1596, per interessamento dei suo concittadino monsignor B. Vannozzi, segretario del legato [...] non sia stato preceduto, come vuole il Lechicki, da un soggiorno presso Zygmunt Myszkowski, un noto mecenate dell'epoca. In realtà il C. ricorda solo la "lunga servitù continuata per spazio di ventun'anno con quella Reale Maestà, alle cui gratie et ...
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ANDREA da Faenza
Tommaso Leccisotti
Nato nella prima metà del sec. XIV ed entrato fra i camaldolesi, A. era nell'anno 1369 priore del monastero di S. Cipriano di Murano. In quell'anno Urbano V, volendo [...] (cfr. Vitae paparum,II, p. 555),hanno cercato di comporre la vertenza duplicando il nome e la figura di A. In realtà, le bolle papali non lasciano dubbio (Leccisotti, Documentt,p. 89):A. è uno e proviene dai camaldolesi, come dei resto chiaramente ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] come nel manicheismo, ma solo un demiurgo del mondo fisico), un essere che, non essendo in grado di dare la perfezione alla realtà, si è limitato a imporre delle leggi, così come ha fatto anche per gli uomini ai quali ha imposto dei comandamenti (il ...
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Psicologia
Presenza simultanea di pulsioni opposte, indissociabili, verso lo stesso oggetto o l’opposizione di processi primari, inconsci, che produce una contraddittorietà a livello di processi secondari [...]
Nella scienza delle religioni, polarità e opposizione di valori e caratteristiche che si osservano in una stessa realtà sacrale (divinità, figure mitiche, riti ecc.) nei complessi religiosi di qualsiasi popolo. La fenomenologia religiosa moderna, a ...
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Eretico (sec. 4º), originario del Ponto. Amico di Eustazio che, eletto vescovo di Sebaste (356 circa), gli affidò la direzione dell'ospizio dei poveri, ne divenne poi avversario, rimproverandolo di aver [...] 'obbligatorietà del digiuno: dottrine, come risulta dagli atti del Sinodo di Gangra (343), già praticate in parte nei circoli ascetici di Eustazio. A. è presentato da Epifanio come ariano, ma appartenne in realtà alla corrente omoiusiana di Eustazio. ...
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giovedì Quarto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Giove G. santo Nella liturgia cattolica, il g. che precede Pasqua. Si celebra la messa [...] ’, ricorda ciò che Gesù fece agli apostoli e simboleggia l’esecuzione del mandatum di amarsi l’un l’altro. Terminata la messa, il celebrante porta in processione le ostie consacrate al cosiddetto ‘sepolcro’, in realtà solenne esposizione eucaristica. ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....