Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] memorabili, l'opera di F., come scrittore e come soggettista e sceneggiatore, è in realtà caratterizzata da una visione penetrante del costume italiano di cui seppe cogliere illuministicamente i tratti con appassionato distacco e un'amarissima ...
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Romanziere e drammaturgo spagnolo (Las Palmas, Canarie, 1843 - Madrid 1920). Tutti i migliori libri di P. lasciano l'amarezza delle lotte che si combattono invano e più d'una volta si conchiudono con lo [...] stesso e la vita hanno creato lungo il corso della tradizione. Così i vari problemi che all'artista offriva la realtà spirituale sono investiti con una concezione dualistica: i contrasti fra tradizionalismo e coscienza moderna, fra pietismo e una più ...
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Scrittore austriaco (Heerlen 1931 - Gmunden 1989). Ha iniziato come lirico, nella tradizione austriaca dell'ars moriendi (Auf der Erde und in die Hölle, 1957; In hora mortis, 1958), ma si è affermato come [...] drammaturgo, presentando situazioni-limite di ansietà panica di fronte all'assoluto e di sofferenza radicata come unica realtà autentica dell'uomo: così specie nei romanzi Frost (1963), Amras (1964), Verstörung (1967), Das Kalkwerk (197o), Korrektur ...
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Letterato francese (Saint-Étienne, Loire, 1804 - Passy 1874). Giornalista e romanziere, fu critico teatrale del Journal des Débats dal 1836 alla morte. Favorevole al movimento romantico (di cui tuttavia [...] , nel romanzo L'âne mort et la femme guillotinée, 1829, il gusto dell'orrido), fu acclamato "prince des critiques"; in realtà mancò di acutezza e di larga dottrina. Raccolse tutti i suoi articoli di critica teatrale in sei volumi di Histoire de la ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1913 - ivi 1944). Svolse intensa attività patriottica durante l'occupazione nazista e cadde durante l'insurrezione di Varsavia. Fu poeta (Prawo drapieżne "Diritto rapace", 1936), [...] narratore (Lot jaskółek "Il volo delle rondini", post., 1956) e saggista (Miscellanea krytyczne "Miscellanee critiche", post., 1957) particolarmente attento ai temi morali e filosofici suggeriti dalla realtà del suo tempo. ...
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Scrittrice, nata a Roma il 18 agosto 1912; moglie di A. Moravia.
Dopo un libro di racconti, Il gioco segreto (Milano 1941), ha pubblicato due romanzi, Menzogna e sortilegio (Torino 1948) e L'isola di Arturo [...] (ivi 1957); nei quali il lirico motivo del contrasto fra illusione e realtà, e il conseguente vagheggiamento della fanciullezza e adolescenza come dell'età in cui è dato vivere di immaginazione, si traducono in un disegno ampio e fluente, ricco di ...
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LOERKE, Oskar
Alda MANGHI
Scrittore e poeta tedesco, nato a Jüngen nella Prussia occidentale il 13 marzo 1884, morto a Berlino nel febbraio del 1941.
Della sua produzione in prosa ricordiamo i racconti: [...] , 1922, ed i romanzi: Der Turmbau, 1920, e Der Oger, 1921, caratterizzati da un senso di sofferenza di fronte alla realtà della vita che andrà sempre più accentuandosi nella sua poesia, specialmente dopo il 1933. Di un misticismo chiuso e melanconico ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] 'amore di essa sono beni irrenunciabili per l'uomo. Ma non è questa una lezione che giustifica la ritrascrizione fiabesca della realtà? E in altri termini: non è solo nella finzione letteraria della fiaba che il gratuito e l'assurdo, impliciti in una ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] italiana egli è stato ed è sempre operante; l'immagine di D. "padre" non è espressione retorica e mitica, ma concreta realtà storica. Pertanto egli è stato ed è sempre operante anche nel corso della nostra letteratura: ma assai più come un lontano ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1915 - ivi 2001). A Parigi, dove si era recato per completare gli studî universitarî, si avvicinò al surrealismo, di cui accolse i canoni estetici fin nella prima raccolta di [...] ("Il viandante incendiario", 1936). Poeta e prosatore, N. istituì un nuovo legame tra l'io e la realtà, muovendo dallo smantellamento delle relazioni logico-formali tradizionali, e ricreò paesaggi interiori visionarî, onirici, e al tempo stesso ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....