entelechia
entelechìa (o entelècheia) [Der. del lat. tardo entelechia, gr. entelécheia, da en télei échein "essere compiuto, essere in atto"] [FAF] Termine usato da Aristotele in contrapp. a "potenza" [...] (dy´namis), per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado del suo sviluppo. Il termine e. fu ripreso da Leibniz per indicare la monade, in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo. Nel campo delle scienze biologiche il ...
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astratto
astratto [agg. e s.m. Der. del part. pass. abstractus del lat. abstrahere "tirar fuori, astrarre", comp. di ab- "fuori" e trahere "trarre"] [FAF] Ottenuto per astrazione, oppure, in contrapp. [...] : I 91 a. ◆ [LSF] Scienze a.: quelle (come la matematica, la logica, ecc.) che non hanno per oggetto la realtà empirica. ◆ [ALG] Spazio a.: denomin. generica per indicare un insieme di elementi nel quale esiste una struttura che generalizza quella ...
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Accademia nazionale dei Lincei
Accadèmia nazionale déi Lincèi [STF] Fu fondata a Roma nel 1603 da F.Cesi, F. Stelluti, A. De Filiis e J. Hack, con lo scopo di studiare la Natura e la realtà liberandosi [...] dalla dogmatica tradizione aristotelica; nel 1611 vi fu ascritto G. Galilei. L'attività dell'A. cessò nel 1650, dopo la morte del Cesi; riprese per una decina d'anni a Rimini (1745-55), ma la vera rinascita ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] , il vero strumento che apre il pensiero alla conoscenza del mondo.
Si viene così a delineare una nuova visione epistemologica della realtà, in cui il dato dell'esperienza non è più reso sensato dall'antica logica che lo inseriva in un grande sistema ...
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indivisibile
indivisìbile [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e divisibile] [STF] [FAF] La nozione di enti non divisibili in parti; essa è collegata con la questione, dibattuta già nel pensiero greco presocratico, [...] se la realtà materiale potesse dividersi all'infinito, o se a un certo punto si trovassero particelle che non ammettessero ulteriore divisione, e diede origine alla concezione dell'"indivisibile", o dell'"atomo", da cui poi derivò l'atomismo (v.). [ ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] (intesa nel senso moderno di scienza che mette in relazione le forze con la massa e con il moto) e la statica; in realtà, si può dire che egli non abbia avuto in alcun modo una teoria della statica. Tuttavia, in un'antica opera pseudoaristotelica, i ...
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intelligenza
intelligènza [Der. del lat. intelligentia, dal part. pres. intelligens -entis di intelligere "capire"] [FAF] (a) Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere [...] o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare e, insieme, adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all'adattamento; ...
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localita
località [Der. del lat. localitas -atis, da localis (→ locale), solo in senso astratto di "essere locale"; l'uso concreto come "luogo" è modellato sul fr. localité] [FAF] Principio, o ipotesi, [...] di l.: la tesi secondo la quale la realtà sarebbe costituita da entità (campi, particelle, ecc.) localizzate in regioni distinte dello spazio e interagenti tra loro con intensità decrescenti con la distanza: v. separabilità: V 182 a. ...
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spettrofotometro
spettrofotòmetro [Comp. di spettro- e fotometro] [MTR] [OTT] Fotometro spettrale, cioè strumento per paragonare le intensità di due sorgenti policromatiche (una è la sorgente in esame, [...] l'altra una sorgente campione) in corrispondenza a una determinata lunghezza d'onda (in realtà, uno stretto intervallo di lunghezze d'onda); è costituito da un fotometro alla cui testa è anteposto un monocromatore regolabile sulla voluta lunghezza d' ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] è la più originale. Da una parte, infatti, essa tende, con motivo immanentistico e antiplatonico, a rendere ragione della realtà individuale, e teorizza il metodo "induttivo" o "epagogico" che, accostando casi simili, trae da essi il tipo comune e ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....