Filosofo tedesco (Berlino 1882 - Gottinga 1927), fondatore della Neufriessche Schule, cioè della scuola filosofica mirante alla continuazione e all'approfondimento dell'interpretazione psicologistica del [...] del kantismo: «psicologismo» che, se nella sua antitesi al criticismo poteva sembrare arretrato, costituiva in realtà un più diretto richiamo alla concreta introspezione dell'autocoscienza, non condizionata da contraddittorie ipoteche gnoseologiche. ...
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Filosofo (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Il nome di R. è legato soprattutto alla riforma della dialettica (Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam , 1543), cioè allo sforzo di [...] e del metodo o sistema). I sei modi sillogistici che vanno sotto il suo nome, e nei quali il medio è un termine discreto o singolare (per es., «quest'uomo» o «Socrate»), sono in realtà una ripresa del «syllogismus expositorius» degli scolastici. ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] dall'ambito ristretto dell'obbligo per attingere il limite della volontà soggettiva, traccia della fragilità stessa della natura umana. In realtà la r. rinvia al rapporto tra l'autore dell'azione e colui che la subisce, spostando la questione dall ...
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La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] dimostrerebbe che il bambino di età inferiore ai cinque anni non riesce ancora a distinguere tra la realtà effettiva come lui la vede e la realtà filtrata dalle credenze, che possono essere vere o false, in breve, che non possiede ancora il concetto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] margini di azione, visto che non possiamo prevenirli conoscendone le cause. Insomma, sembra che il proposito iniziale di dimostrare la realtà dell’arbitrio umano si infranga nel finale di fronte a nemici di ogni sorta che l’attività speculativa e la ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] il Tasso e l'Ariosto che aveva tanto affaticato la cultura italiana tra Cinque e Seicento: il C. in realtà intende affrontare il problema dell'"eloquenza" - in una prospettiva che è apertamente antibarocca - esemplandolo sul campione del Furioso, e ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] hominis: i teologisostengono che la filosofia allontana da Dio occupandosi dell'uomo solo come complesso di. cause naturali; in realtà, sotto parvenza di religione e di pietà, essi offendono Dio, che si manifesta alla mente umana solo attraverso le ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] 'essere, lo J. commenta che Rosmini non fa altro che "assumere già nel concetto dell'essere quello di bene, nel concetto di realtà quello di perfezione, cioè di valore" (I limiti…, p. 243). Anche la ricerca di un fine primo che fondi l'etica - il ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] (una religione colta) imperniata sulla dottrina dell’anima umana come centro del mondo – punto intermedio tra la realtà fisica e la realtà divina e, proprio per questo motivo, partecipe di entrambe – e sulla dottrina dell’amore, come forza che ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] ordinario e trasversale, che è dello stesso ordine di grandezza di quello gravitazionale: questi effetti sono in realtà aspetti dello stesso fenomeno e possono essere formalmente descritti attraverso la geometria dei raggi luminosi in una varietà ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....