Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] . Tre i capisaldi di questo programma: 1) il richiamo all'unità della tradizione ippocratica, a costo di gravi forzature della realtà storica; 2) l'attribuzione di un ruolo fondamentale (quasi assiomatico) all'anatomia, vista come la base di tutto l ...
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Diritto
Denominazione genericamente usata nelle leggi e nelle discipline giuridiche per indicare organismi e istituti caratterizzati dalla presenza di interessi e finalità più o meno superindividuali, [...] e dei servizi portuali.
Filosofia
Ciò che è, sinonimo di essere. Tra i presocratici, Parmenide considerò l’essere (εἶναι) l’unica realtà vera. Di qui il termine di ὄν «quel che è», in assoluto, e senz’altra predicazione. L’essere di Parmenide nella ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] primo gene, ad opera di H.G. Khorana, e nell'anno successivo con la sintesi del primo DNA ricombinante, era divenuta realtà l'''ingegneria genetica'' − ma l'espressione è del 1965, dovuta al genetista R.D. Hotchkiss −, posta di fronte a un potenziale ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] mere allegorie di significato filosofico nate nelle menti dei loro protagonisti ma non verificatesi nella realtà, mentre H. ne difendeva la concreta realtà storica.
L'ultimo dato cronologico sicuro riguardante H. è la data del compimento della sua ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] C. racconta come a Trieste, in seguito alle osservazioni del poeta Umberto Saba, si decidesse ad abbandonare la filosofia. In realtà non era la filosofia che rifiutava, ma un orientamento, legato a quell'idealismo di cui erano, o si dicevano, seguaci ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] più critico nei confronti del cattolicesimo.
Agli anni 1865-66 appartiene la memoria Storia critica delle prove metafisiche di una realtà sovrasensibile, letta all'Accademia delle Scienze di Torino il 29 maggio 1865, il 25 febbraio e il 13 maggio ...
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FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] ). Tornato a Trieste, aderì ai movimenti irredentisti, ma la morte del padre nel 1914 lo pose davanti alla realtà della vita pratica. Durante il periodo bellico, infatti, tutte le sue energie furono impegnate nel mantenimento della famiglia, impresa ...
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mondi possibili
Claudio Pizzi
La nozione di mondi possibili si fa risalire storicamente a Gottfried Wilhelm Leibniz, che intendeva i mondi possibili come idee nella mente di Dio. Nella metafisica di [...] corrente è quella degli attualisti come William Lycan e Alvin Plantinga, che oppongono al realismo modale l’idea secondo cui i mondi possibili sono costrutti derivati dall’unico mondo dotato di realtà, che è il mondo attuale.
→ Logiche non-standard ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] fu coinvolta e l'opinione pubblica di Roma gli attribuì perfino una certa parte nel progetto di assassinio di Agrippina. In realtà S. sperava di non perdere definitivamente il controllo di Nerone, il quale d'altra parte cominciava a non tollerare più ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Oldenburg 1776 - Gottinga 1841). Pensatore che esercitò profondi influssi sulla scuola tedesca fino alla prima guerra mondiale, ricollegandosi direttamente a Kant considerò [...] dell'alunno. Il fine dell'educazione è la formazione del carattere morale. L'intuizione atomistica e matematizzante della realtà, il ripudio di ogni idea di svolgimento, la riduzione di ogni forma di attività all'autoconservazione puntuale dei ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....