Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] il De institutione arithmetica di Boezio, un testo apprezzato e utilizzato nel corso di tutto il Medioevo, che in realtà era una traduzione parafrasata e accresciuta dell'opera di Nicomaco. Benché oggi queste opere matematiche non siano quasi mai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] per cui, verso la fine di novembre, gli inviava una lettera che, impostata come una richiesta di chiarimenti, era in realtà un congedo dalle speranze suscitate da chi da «duce dei buoni» si andava convertendo in «satellite dei malvagi» (Familiarum ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Cremonini
Marco Forlivesi
Cesare Cremonini fu per oltre cinquant’anni docente di filosofia naturale nelle Università di Ferrara e di Padova, interprete e sostenitore dell’epistemologia e della [...] di stabilire la natura di se stessi e del mondo e di dare, al termine di questo percorso conoscitivo, serenità. La realtà, scrive Cremonini, è costituita sia da forme invisibili e immortali, che abitano la regione sovraceleste e che non sono soggette ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] che dice la lettera, potremo comprendere il senso del suo pensiero. Che tutto sia in comune per tutti i cittadini, stando alla realtà delle cose, non è né possibile né utile: se però facciamo appello all’amore e all’affetto che deve legarli tra loro ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] psicologiche latino-cristiane. Ritenuto di Aristotele e tradotto da Giovanni di Siviglia intorno alla metà del XII sec., il trattato in realtà è opera di Qusṭā ibn Lūqā (830-910 ca.), cristiano melchita nato a Baalbek in Siria, ma vissuto a Baghdad e ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] . La storia di casa Savoia dal Guichenon al L., in Id., Le avventure di uno "Stato ben amministrato". Rappresentazione e realtà nello spazio sabaudo tra Ancien Régime e Rivoluzione, Torino 1994, pp. 19-56; L. Braida, Il commercio delle idee. Editoria ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] mancanza di dimostrazione dei principi della propria dottrina" e come implichi la "universale contraddizione" di tali principi "con la realtà tutta e con se stessi". Il teismo è quindi contraddittorio e illusorio, ad un tempo; il suo errore di fondo ...
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CENTO, Vincenzo
Francesco Muzzioli
Nato a Pollenza (Macerata) il 25 genn. 1888 da Evaristo e da Ermelinda Andreani, si laureò in filosofia e intraprese la carriera didattica, insegnando prima pedagogia [...] il ritmo di gradazione ascendente e la beffarda presenza del sosia dialogante servono a svelare, dietro le pompose scenografie, una realtà macabro-grottesca. Il brano che dà il titolo al libro, ambientato in un reame fantastico, narra la "resistibile ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] Attraverso tali analisi, l'arte nata dalla rivoluzione tecnologica della fine del 19° sec. appare a B. riflesso della realtà, ma anche strumento in grado di interpretare in profondità il reale e le trasformazioni della modernità. Nella concezione del ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] -romana il concetto di g. è essenzialmente naturalistico, poiché se ne cerca il fondamento non nell’uomo, ma nella realtà naturale comunque concepita, come principio materiale o come principio spirituale. Per primi i pitagorici intesero la g. come il ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....