KUHN, Helmut
Giovanni Crapulli
Filosofo tedesco, nato a Lüben, Slesia, il 23 marzo 1899; consegue a Berlino la libera docenza nel 1930 con la tesi Die Kulturfunktion der Kunst, pubblicata nel 1931. [...] pensiero filosofico contemporaneo, in particolare con l'esistenzialismo: l'incontro con il nulla, negazione del senso e della realtà, è il momento di crisi necessario per passare dallo stato negativo dell'angoscia all'affermazione ontologica.
Tra le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] e un privilegio neppure i tre voti di obbedienza, povertà e castità, anzi dietro essi si celano o debolezza o ipocrisia:
In realtà ogni specie di voto, ogni impegno, ogni giuramento, ogni legge infine, e la professione religiosa è una legge, è stata ...
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VANNI ROVIGHI, Sofia
Tullio Gregory
(App. IV, III, p. 792)
Storica della filosofia italiana, morta a Bologna l'11 giugno 1990. In ambito medievistico, orientò le sue ricerche soprattutto sui secoli [...] originale l'antropologia di Tommaso d'Aquino all'interno della sua più generale concezione del rapporto uomo-natura, realtà che assumono una propria consistenza ontologica e una capacità causativa; di qui un consapevole allontanamento dal simbolismo ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] puramente ipotetica. Non soltanto non costituiva un fatto storico, ma Kant ammetteva anche il suo legame alquanto vago con le realtà politiche della sua epoca. Ancora più importante è il fatto che Kant stesso (diversamente da Locke, Rousseau e in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] che non può, come una coltivazione di terra, esser prodotto artificialmente da un partito che voglia forzare l’evoluzione della realtà» (Intorno a Gramsci e alla filosofia della prassi, 1955, in Id., Umanismo di Marx, cit., p. 291). È una metaforica ...
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Filosofo tedesco (Lubecca 1920 - Altenberge, Vestfalia, 1996); ha insegnato nelle università di Kiel (1958-60), Giessen (1960-65), Bochum (1965-70) e Münster (1970-90). Influenzato dalla fenomenologia [...] , B. ha fornito articolate ricostruzioni dei mutamenti intervenuti, nel corso della storia, nel rapporto dell'uomo con la realtà naturale e sociale. Esempio tipico della "metaforologia" di B. è l'ambiziosa ricostruzione della storia della metafora ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] contiene in assoluta unità la molteplicità delle idee, in quanto in esso atto di intelligenza è atto di creazione e la realtà è tutta simultaneamente posta nel Verbo. Se con questo la creazione è conclusa, non è terminato il processo di discesa: la ...
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Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] e kantiana, alle quali risalirebbe l'immagine della mente come una sorta di specchio in grado di rappresentare la realtà. Pur avendo sostituito il linguaggio alla mente, i filosofi analitici - con le eccezioni di L. Wittgenstein, W. Sellars, W ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Filosofo neoscolastico, nato ad Ancona il 27 novembre 1894, professore (dal 1924) di filosofia della religione e in seguito di filosofia morale all'Università cattolica di Milano, [...] risolto solo dalla filosofia, in quanto "ogni azione umana implica necessariamente un atteggiamento, una scelta, di fronte alla realtà; e dunque un assoluto, una metafisica". Tuttavia la filosofia si rende consapevole dei suoi limiti, non riuscendo a ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] sociali aderiscono ai valori? Da che cosa dipende l'emergere di alcuni valori invece di altri? La sociologia contemporanea, in realtà, non è sembrata molto interessata al problema, in un quadro in cui, secondo alcuni, l'intera questione dei valori è ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....