The Third Man
Federica De Paolis
(GB 1948, 1949, Il terzo uomo, bianco e nero, 104m); regia: Carol Reed; produzione: Alexander Korda, Carol Reed per London Films/David O. Selznick; sceneggiatura: Graham [...] prima volta la bella Anna e fa la conoscenza del maggiore Calloway. Il poliziotto gli spiega che il compianto Lime era in realtà un poco di buono, coinvolto in un giro di traffici illeciti e per giunta omicida. Martins, poco convinto, decide di fare ...
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Das Cabinet des Dr. Caligari
Paolo Bertetto
(Germania 1919, 1920, Dott. Calligari o Il gabinetto del dottor Caligari, colorato, 80m a 17 fps); regia: Robert Wiene; produzione: Erich Pommer, Rudolf Meinert [...] è esterno è apparente. Egli intende piuttosto rappresentare ciò che è interiore. […] Attraverso l'espressionismo noi comprendiamo come la realtà sia irrilevante e come l'irreale sia potente: ciò che non è mai esistito, ciò che è stato solo percepito ...
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Sidney, George
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1916 e morto a Las Vegas il 5 maggio 2002. Sia per il musical sia per altri generi affrontati S. elaborò [...] chiude Scaramouche, 1952). Considerato solo un onesto artigiano al servizio delle necessità produttive della Metro Goldwyn Mayer, fu in realtà uno dei registi più vitali e interessanti del cinema americano.
Nato in una famiglia di attori, S. passò la ...
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Decaë, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis) il 31 luglio 1915 e morto a Parigi il 7 marzo 1987. Cineasta poliedrico, gran conoscitore della [...] , A doppia mandata), i quali lo scelsero soprattutto per i film che aveva fotografato per Jean-Pierre Melville. In realtà non disdegnò nemmeno quello che i cineasti della Nouvelle vague definivano, con un certo distacco, cinéma de papa. E collaborò ...
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Van Eyck, Peter
Cecilia Causin
Nome d'arte di Götz von Eick, attore e musicista cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1943, nato a Steinwehr il 16 luglio 1913 e morto a Zurigo il 15 [...] guerra mondiale, che V. E. si trovò a interpretare per oltre un ventennio tra l'Europa e gli Stati Uniti. In realtà, pur collezionando un nutrito numero di apparizioni come ottimo caratterista, pochi furono i film degni di nota cui ebbe modo di ...
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Capucine
Francesco Costa
Nome d'arte di Germaine Lefebvre, attrice cinematografica francese, nata a Tolone il 6 gennaio presumibilmente nel 1931 (l'anno di nascita risulta infatti avvolto da mistero) [...] perfezionò gli studi. Il suo esordio nel cinema avvenne nel 1960 in Song without end (Estasi) di Charles Vidor (diretto in realtà, dopo la morte di Vidor, da George Cukor), in cui, con l'interpretazione di un'aristocratica innamorata di Franz Liszt ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] e ricerche che pure utilizzano, come mezzi e forme espressive, gli strumenti della grafica computerizzata, la videoarte, i sistemi di realtà virtuale e le installazioni.
Fra il 1917 e il 1922 F.L. Wright costruisce a Tokyo l’Albergo Imperiale, primo ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] i suoi film maturi sono impregnati dei miti cinematografici americani, della forza da essi emanata e del loro conflitto con la realtà dell'esperienza adulta: L. considerava le sue opere come "favole per adulti", come un modo per ricreare e rievocare ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] realizzati tramite l'uso dei citati raggi colorati". In realtà, questo sistema, che prevedeva di accoppiare un disco rotante (detta anche trasfocatore), poi diventato l'onnipresente zoom. Realtà controversa per la sua complessità d'uso già nel 1890 ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] due linguaggi agiscono sulla recitazione degli attori.
Al tempo reale del t. si contrappone il tempo narrativo del cinema; alla realtà fenomenica che lo spettatore esperisce a t. si contrappone l'immagine virtuale che lo spettatore vede sullo schermo ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....