Okraina
Bernard Eisenschitz
(URSS 1933, Periferia, bianco e nero, 94m); regia: Boris Barnet; produzione: Mezrabpomfil′m; soggetto: dall'omonimo racconto di Konstantin Finn; sceneggiatura: Konstantion [...] di Čechov gioca a suo favore), dall'altro viene interpretato come un atto di denuncia della guerra imperialista. In realtà, vi si ritrovano tutti gli elementi della dialettica politica: il padrone, il piccolo artigiano all'antica che viene sfruttato ...
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Hughes, Howard, Jr
Federica Pescatori
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a Huston (Texas) il 24 dicembre 1905 e morto ad Acapulco (Messico) il 5 aprile 1976. Impulsivo ed eccentrico [...] durante la Prima guerra mondiale, e del quale diresse personalmente le scene delle riprese aeree. Hell's angels ha in realtà una storia piuttosto controversa, testimone delle scelte eccessive di H. nel perseguire i propri obiettivi. Il film, le cui ...
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DALI, Salvador
Bruno Di Marino
Dalí, Salvador (propr. Salvador Felipe Jacinto)
Pittore, scultore, scenografo e autore cinematografico spagnolo, nato a Figueras (Spagna) l'11 maggio 1904 e morto ivi [...] recò a Parigi avvicinandosi al gruppo surrealista. La sua pittura si orientò ben presto in una direzione di alterazione della realtà, influenzata dalla psicoanalisi di S. Freud (di cui avrebbe dipinto il ritratto nel 1938). D. firmò il soggetto e la ...
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La banda degli onesti
Alberto Anile
(Italia 1956, bianco e nero, 106m); regia: Camillo Mastrocinque; produzione: Isidoro Broggi, Renato Libassi per DDL; soggetto e sceneggiatura: Age e Scarpelli; fotografia: [...] , e nell'effetto di accelerato durante la sequenza della stampa delle banconote, un trasparente omaggio alle comiche del muto che in realtà, stando a una testimonianza di Giacomo Furia, sarebbe stato voluto da Totò.
È in fondo a quest'ultimo che va ...
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Comolli, Jean-Louis
Luca Mazzei
Critico cinematografico, teorico del cinema e regista francese, nato ad Algeri il 30 agosto 1941. Dal 1962 al 1978 è stato uno dei più importanti e attivi redattori della [...] una copia del mondo: l'atto del filmare avrebbe costituito sempre un momento produttivo teso alla costruzione di una nuova realtà. Sulla scia di quanto già affermato, dal giugno 1971 all'ottobre 1972 C. intraprese quindi una più compiuta elaborazione ...
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Verdone, Mario
Eusebio Ciccotti
Storico del cinema, scrittore e documentarista, nato ad Alessandria il 27 luglio 1917. Studioso del Futurismo e delle avanguardie storiche, critico dello spettacolo, [...] (1968), Carl Mayer e l'Espressionismo (1969), Sommario delle dottrine del film (1971), La FEKS (1970), Deformazione e realtà (1982), L'artefice del film (1993), L'educazione audiovisiva (2003).
Di madre toscana, V., perduto il padre in guerra ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] 'abate A.-F. Prévost. I principali personaggi di questa opera, un lavoro incentrato sul rapporto tra arte e realtà, girato e soprattutto montato cercando di eliminare ogni senso cronologico per approdare a una temporalità decostruita, sono un poeta ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] poco precisa e rigorosa fosse la teorizzazione del NACG. In realtà Mekas non aveva alcun modello cinematografico da proporre. Non a John Cassavetes e Shirley Clarke, non ne fossero in realtà fra i principali fautori. La seconda versione di Shadows ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] non si teneva conto dell'operazione di ristrutturazione della realtà effettuata, più o meno consapevolmente, da chiunque scatti dall'autore secondo la sua soggettiva interpretazione della realtà osservata.Per gli antropologi vittoriani la fotografia ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] modificare radicalmente, si sviluppò quindi parallelamente a una concezione del montaggio come mezzo per costruire una vera e propria realtà 'nuova'. Il lavoro registico di P. continuò nel ventennio seguente, anche se non toccò più i vertici dei film ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....