DATI, Giuliano
G. Curcio
Paola Farenga
Nacque a Firenze verso il 1445 da Cecilia di Filippo Mazzuoli e da Domenico di Bardo, discendente del ramo della famiglia che ha il capostipite in Manetto di [...] popolassero le più remote regioni dell'India, il regno di mitica purezza governato dal Prete Gianni sembrano ora realtà attingibili e prossime. La consonanza fra quelli che apparvero gli esiti della navigazione colombiana ed i contenuti di una ...
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GERALDINI (Gerardini, Giraldini), Antonio
Francesco Bausi
Nacque ad Amelia, presso Terni, da Andrea di Giovanni e da Graziosa di Matteo Geraldini, nel 1448 o 1449. Nel De vita Angeli Geraldini (che [...] periodo in due odi del primo libro dei Carmina. Secondo il Barberi, già nel 1477 il G. era protonotario apostolico: in realtà nell'epigramma accluso al Carmenbucolicum (1485) il G. dichiara di aver preso gli ordini religiosi a trent'anni (quindi nel ...
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DE NOBILI, Roberto
Matteo Sanfilippo
Nacque nel settembre 1577 a Montepulciano (Siena) - ma un'errata tradizione ha ritenuto a lungo che fosse nativo di Roma - dal marchese Pierfrancesco e da Clarice [...] tamil e del sanscrito, ricevendo raramente per non essere distratto dalla propria ricerca della pace e della serenità (e in realtà per acuire la curiosità intorno alla propria persona).
In meno di un anno si impadronì delle lingue studiate, alle ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Patriarca di Grado, secondo con questo nome, successe al patriarca Giovanni, suo consanguineo, che era stato assassinato nell'802 circa per mandato del duca veneziano Giovanni [...] perché aveva inviato molte volte dationes e messi all'imperatore. Emerge, dal placito, il radicamento del patriarca nella realtà istriana attraverso l'inserimento nel sistema politico-amministrativo franco, come pure il ruolo di mediazione fra potere ...
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GENTILE (Gentile Pignolo), Deodato
Dario Busolini
Nacque a Genova nel 1558, dalla nobile famiglia Pignolo che era stata ascritta all'"albergo" dei Gentile, con la riforma del 1528.
Avviato, secondo [...] multe inflitte a parroci e rettori di chiese del Casertano, colpevoli di varie infrazioni alle consuetudini liturgiche. La realtà napoletana, fatta di profonda decadenza dei costumi religiosi e civili, dovette in larga parte deluderlo. Per anni fu ...
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ALTIERI (Paluzzi degli Albertoni), Paluzzo
Aldo Stella
Discendente dalla famiglia romana degli Albertoni, che non era di prim'ordine e nemmeno ricca, ma nel novero della vecchia nobiltà, nacque l'8 [...] nel 1674 quando rinunciò all'arcivescovato di Ravenna, che aveva assunto nel 1670 lasciando il vescovato di Montefiascone. In realtà lo sospingevano a procurarsi sempre maggiori profitti le famiglie dei Colonna e degli Orsii, dove si erano accasate ...
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GIUSEPPE BENEDETTO Cottolengo, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Bra (nei pressi di Cuneo) il 3 maggio 1786, primogenito di dodici figli, da Giuseppe e da Benedetta Chiarotti. Il cognome paterno originario [...] circostanti, temendo che il Deposito fosse veicolo di contagio, il 19 settembre ne ottennero la chiusura dal governo. In realtà quanto sembrava la fine si rivelò l'occasione provvidenziale per un salto di qualità, che non sarebbe stato possibile ...
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BONIFACIO IV, papa, santo
Paolo Bertolini
Marso della Valeria, fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre nove mesi di vacanza della Sede apostolica, [...] in chiesa il Pantheon, perché vi fosse ogni giorno annunziato il trionfo della fede cristiana, aveva in realtà una sua profonda ragione di essere: dettata molto probabilmente da preoccupazioni apotropaiche, essa si proponeva indubbie finalità ...
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FIANDINO, Ambrogio (Ambrosius Neapolitanus, Parthenopeus, de Flandinis)
Franco Bacchelli
Nacque probabilmente in Napoli verso il 1467 da famiglia francese. Presto entrò nell'Ordine agostiniano, dove [...] tra l'altro, egli aveva propugnato l'opinione di J. Lefèvre d'Etaples che la figura di s. Maria Maddalena fosse in realtà un coacervo di tre personaggi diversi. Era la santa per la quale la marchesa Isabella nutriva particolare devozione: da ciò una ...
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GIOVANNI Canapario (Campanario)
Carlo Albarello
Nacque presumibilmente a Roma, dove fu monaco e abate nel monastero dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino, tra la fine del sec. X e l'inizio dell'XI.
Le [...] inquam, optimi veniunt, Latini similes militantur. Superioribus quatuor pius Basilius, inferioribus quatuor magnus Benedictus" (cap. XVII). In realtà il testo permette solo di affermare che i latini abitavano il monastero e ricevevano la visita di ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....