Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] Koller, I berberi marocchini, p. 165).
In qualche caso le parole arabe, specie se attinenti al rito islamico, sono in realtà giunte attraverso altre lingue: così ayatollah (dal 1971 riferito a Khomeynī in B. Zevi, Cronache di architettura, p. 22, ma ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] alti prelati o addirittura del Papa, capaci di porsi come testi di lingua precisa e colta e stile alto. In realtà, non sono prediche, ma discorsi pubblici. La predica domenicale dei parroci non sembra invece linguisticamente in condizione di incidere ...
Leggi Tutto
L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] h, l, m, n, p, q, r, s, t, v, z) e 5 (a, e, i, o, u) per i suoni vocalici. La lettera h, in realtà, non rappresenta mai un suono (a parte la realizzazione facoltativa dell’aspirazione in interiezioni come ah, eh, ehm, oh) ed è il segno diacritico per ...
Leggi Tutto
La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] ‘strumento’, ‘di mezzo’, e così continuando, fino ad arrivare ad una lista minuziosissima, ma poco applicabile nella realtà e soprattutto priva di appropriate contropartite formali (ibid.: 349).
Quest’ultimo passaggio allude al fatto che nelle lingue ...
Leggi Tutto
BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] pp. 355 s.).
Altro lavoro importante del B. fu Sullosvolgimento delle lingue indoeuropee (Milano 1841), primo volume, restato in realtà unico, d'un progettato Atlante linguistico d'Europa (tracce di questo nei molti manoscritti serbati all'Ambrosiana ...
Leggi Tutto
In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] 1) l’amore / la diffidenza / la verità
(2) * gli amori / * le diffidenze / * le verità
(3) * ha un coraggio
(4) ha del coraggio
In realtà, con alcuni di questi nomi (come per i nomi di massa concreti) l’uso del plurale e dell’articolo uno è possibile ...
Leggi Tutto
Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] corrente che l’imposta straordinaria incida sulla generazione presente e che il p. pubblico gravi sulle future, ma in realtà, mentre la prima decurta di colpo il patrimonio dei contribuenti e riduce quindi corrispondentemente il loro reddito, il p ...
Leggi Tutto
Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] i macchinari di cui si serve - le cosiddette criosaune - presenti in Italia, al momento, sono appena una dozzina. Di nuovo, in realtà, nella “cura del freddo” c’è ben poco, trattandosi di una tecnica vecchia almeno duemila anni. A fare la differenza ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] biconsonantici, generalmente utilizzati come complementi fonetici. Il fatto che diversi segni monoconsonantici siano derivati da radici in realtà biconsonantiche ma con una consonante debole, che tende a cadere (come il segno D rappresentato da una ...
Leggi Tutto
GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] XXIII (1943), pp. 178-184. Di più ampio respiro, sempre in quest'ambito, Il terrorismo aereo nella teoria e nella realtà (Roma 1945), storia e netta condanna (sulla base di considerazioni militari ed etiche) della pratica e della teoria della guerra ...
Leggi Tutto
realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....