Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] il collegamento del problema dell’immortalità con quello gnoseologico: l’a. può conoscere le idee, forme ideali di assoluta realtà, solo per reminiscenza. Dal punto di vista della struttura interna, Platone considera l’a. divisa in una parte ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] inizia in modo tipico, notando che le idee di simpatia cosmica e di fato che sorreggono il sistema dei Caldei sono in realtà controverse; alcuni affermano che gli eventi accadono o (a) di necessità o (b) per caso o (c) per azione umana. Nel primo ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] pensanti entro un più ampio sistema psichico, e poi cogliere i processi dinamici di quest'ultimo in rapporto a una realtà esterna che gioca pur essa un ruolo assai importante. Gli innegabili meriti di Piaget non cancellano gli aspetti più discutibili ...
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dinamismo
dinamismo [Der. di dinamica] [FAF] Denomin. di ogni concezione filosofica secondo la quale la forza o l'energia è considerata come unica realtà sostanziale dell'Universo. ...
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Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio (l’Uno o altra realtà prima), attraverso un processo detto di [...] emanazione in analogia con la diffusione della luce da un punto luminoso, che non comporta diminuzione del principio stesso ma che fonda anzi un rapporto ontologico essenziale tra questo e il molteplice. ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] parola ‘ideologo’ in senso dispregiativo, intendendo con essa l’intellettuale dottrinario e astratto, privo di qualsiasi senso della realtà. Tale significato divenne prevalente e fu ripreso da K. Marx e F. Engels per definire la maggior parte degli ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] coscienza, una forma di v. sarà affermata da W. Wundt, che considera la v. come il principio immanente a ogni realtà psichica.
Nel pensiero contemporaneo, si considerano forme di volontarismo il pragmatismo di W. James, con il suo insistere sulla ‘v ...
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epochè In filosofia, l’atto di ‘sospensione dell’assenso’, considerato dagli antichi scettici come necessario data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente la realtà esterna.
Nel pensiero di [...] E. Husserl, l’e., o ‘riduzione’ fenomenologica, è l’atto con cui ‘si pone tra parentesi’ il mondo, si sospende cioè il giudizio d’esistenza delle cose, il quale obbedisce alla preoccupazione di servirsi ...
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indeterminismo
indeterminismo [Comp. di in- neg. e determinismo] [FAF] Concezione che, in contrapp. al determinismo, nega alla causalità il ruolo determinante nella formulazione della realtà fisica: [...] v. determinismo e indeterminismo. ◆ [FAF] I. quantico: v. causalità: I 536 a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] La storia, in questa ottica, è solamente caso e ripetizione: da un lato, infatti, in quanto «non è che vita ed esplicazione d’una realtà irrazionale», essa «non può essere, e non è, che una serie di casi ossia di assurdi» (p. 167); dall’altro, se «l ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....