JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] 'essere, lo J. commenta che Rosmini non fa altro che "assumere già nel concetto dell'essere quello di bene, nel concetto di realtà quello di perfezione, cioè di valore" (I limiti…, p. 243). Anche la ricerca di un fine primo che fondi l'etica - il ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] (una religione colta) imperniata sulla dottrina dell’anima umana come centro del mondo – punto intermedio tra la realtà fisica e la realtà divina e, proprio per questo motivo, partecipe di entrambe – e sulla dottrina dell’amore, come forza che ...
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Einstein 〈àinstain〉 Albert [STF] (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Zurigo (1909), poi nell'univ. tedesca di Praga (1910) e nel politecnico di Zurigo (1912); [...] ordinario e trasversale, che è dello stesso ordine di grandezza di quello gravitazionale: questi effetti sono in realtà aspetti dello stesso fenomeno e possono essere formalmente descritti attraverso la geometria dei raggi luminosi in una varietà ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] della situazione di dominio e diseguaglianza (➔ socialismo). Pur essendosi il socialismo incarnato, nel 20° sec., in realtà politiche che difficilmente possono essere considerate egualitarie, esso ha tuttavia rappresentato, almeno sul piano ideale e ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] medio, ma alla mezzanotte che lo precede (istante zero) ed è questo è il t. civile, pari a t′m+12h. In realtà, la suddivisione in pratica dei fusi orari non segue rigorosamente ovunque l’andamento dei meridiani (➔ fuso) e inoltre in alcune nazioni si ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] come ‘grandezza’ e ‘figura’, si andava così delineando la concezione platonica della m., che la interpretava come realtà squisitamente metafisica, concezione che prevarrà nel corso del pensiero antico e medievale. Tra le eccezioni più significative ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] che è subordinata all’apodosi, è introdotta dalla congiunzione se. Nella sintassi italiana si distinguono 3 ‘tipi’ di periodo ipotetico: della realtà, quando l’i. è un fatto reale e la conseguenza è affermata come sicura: es., se mi disturbi (protasi ...
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Filosofo tedesco (Landshut 1804 - Rechenberg, Norimberga, 1872). Tra i più influenti critici della religione, elaborò una filosofia umanistica, di ispirazione materialistica, che influì sul giovane K. [...] empirici, come il sentire, la corporeità, la passione, che divengono manifestazioni accidentali di un pensiero in cui risiede la realtà vera. Qualcosa di simile F. vede nella religione, in cui l'uomo trasferisce a un essere immaginario i suoi ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] . In un passo dell'Hexaemeron (citato a sua volta da Grossatesta nel suo Hexaemeron) Basilio sosteneva che la luce non era in realtà la prima creazione divina e che essa era stata invece introdotta in un secondo momento, al fine di illuminare i cieli ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] . Weis, proponente una interpretazione del fatto eucaristico in cui si dava una distinzione, per F. inaccettabile, tra realtà sostanziale e collocazione spaziale. Il Weis replicò aspramente (Epistola apologetica contra p. Fortunati a Brixia calumnias ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....