Filosofo e saggista spagnolo (Madrid 1883 - ivi 1955). Nella forma allora sempre più in voga del saggio scrisse le sue opere, non molte, ma di molto valore sia filosofico sia letterario. O. è infatti anche [...] artistico-letterari e politico-sociali, nei suoi scritti ha espresso una dottrina metafisica, il «razio-vitalismo», che individua la realtà ultima del mondo non nel pensiero né negli oggetti ma nella vita, concepita non in senso biologico ma come ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] evidenziato il senso esistenziale del n., che viene a indicare la sostanziale inanità e inconsistenza di ogni realtà. In molte correnti del pensiero del Novecento, infine, soprattutto nella fenomenologia e nell’esistenzialismo, ha assunto molta ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] originale teoria della memoria. Nell'Évolution créatrice (1907) la durata verrà vista come "la stoffa stessa della realtà" e l'evoluzione spiegata nei termini di un principio semplice, lo "slancio vitale", superando sia le concezioni deterministiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] , il primo positivismo di cui parlava Gabelli: la fondazione di un metodo delle scienze della cultura e della società; in realtà un metodo «storico» per affrontare le scienze dell’uomo. Lungo questa via la filosofia si definiva come metodologia della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Gian Carlo Garfagnini
Ministro generale dell’ordine dei frati minori, Bonaventura è noto, oltre che per la sua statura intellettuale di teologo e mistico, anche come una sorta [...] o per punire il popolo dei suoi peccati o per esaltarlo per la sopportazione dell’ingiustizia a cui è sottoposto: «Poiché in realtà non vi è mai qualcosa di così ingiusto da una parte cui non corrisponda un qualcosa di giusto dall’altra, quindi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Difesa’ del Risorgimento
Michele Ciliberto
Con il «Settecento riformatore», per riprendere il titolo del bel libro di Franco Venturi (5 voll. in 7 tomi, Torino 1969-1990), l’Italia si inserisce pienamente [...] »; né la «molteplicità politica dell’Italia medievale» poteva significare che «non esistesse in quel tempo l’idea e la realtà di una nazione italiana» (L. Salvatorelli, Pensiero ed azione del Risorgimento, 1963, p. 19). Ciò però non toglieva – anzi ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] e della creazione. Tornano ovviamente, con tutte le suggestioni esoteriche, i motivi della magia, modo di conoscenza e di intervento nella realtà, la quale non è opaca materia, ma è tutta ravvivata da una vita, una mente: di qui la possibilità di ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] come simbolo materiale dell’universale contrasto di tutte le cose, della discorde armonia che è la legge suprema della realtà. Un altro pitagorico, Filolao di Crotone, propose un ardito sistema cosmico, ponendo al centro dell’universo non la Terra ...
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Economista e filosofo francese (n. Vannes 1940). Esperto di cooperazione allo sviluppo e specialista dell’epistemologia delle scienze sociali, è il principale promotore dell’idea della decrescita. Rifacendosi [...] con l'antropologo F. La Cecla su una concezione di progresso che non tiene conto dei limiti naturali e temporali della realtà, mentre sono del 2019 i saggi Comment réenchanter le monde: la décroissance et le sacré (trad. it. 2020), ragionato stimolo ...
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Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] perciò la facoltà originaria del sentire, sia come fondamento primo della conoscenza e del suo contatto con la realtà, sia come principio necessario per fornire alla volontà morale un suo contenuto affettivo, e liberarla dalle difficoltà del ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....